26 aprile 2024
Aggiornato 00:30

Immigrati: 60% minori sbarcato a Lampedusa fuggito da comunità

Rapporto Save the children: «Con nuovo Cie situazione peggiorata»

Il 60% dei minori migranti sbarcati a Lampedusa ed ospitati da maggio 2008 al febbraio scorso nelle 'comunità alloggio' in Sicilia è fuggito. Lo dice Save the children nel rapporto «L'accoglienza dei minori in arrivo via mare», spiegando che sono ben 1.119 i minori che si sono allontanati successivamente al collocamento in comunità (circa il 60% di quelli inseriti nelle strutture) con una maggiore incidenza di egiziani, eritrei e somali. Circa 200 ragazzi, inoltre, a novembre e dicembre, sono stati trasferiti in strutture non destinate all'accoglienza dei minori.

Secondo la onlus sono stati 1.860 i minori stranieri non accompagnati ospitati nelle comunità alloggio in Sicilia (il dato include anche i minori inseriti in comunità anche in periodi precedenti al maggio 2008), quasi esclusivamente provenienti da Lampedusa, dove nello stesso periodo sono sbarcati 1.994 minori non accompagnati e 300 accompagnati.

Il 91,3% dei minori ospitati sono di sesso maschile, a fronte di un 8,7% di sesso femminile, di età compresa tra i 16 e i 17 anni; provengono prevalentemente da Egitto (27,9%), Nigeria (11,6%), Palestina (11,5%), Eritrea (10%), Tunisia (9,2%), Somalia (7,2%) e Ghana (6,3%), confermando un trend che è rimasto invariato negli ultimi mesi.

Nei mesi di marzo e aprile i migranti arrivati e trattenuti a Lampedusa o da lì trasferiti a Porto Empedocle sono stati 2935 e, tra questi, 197 minori di cui 14 accompagnati. La situazione, sottolinea Save the children, ha infatti subito un notevole peggioramento a seguito del cambiamento della natura del centro di Lampedusa da Cpsa (Centro Pronto Soccorso e Accoglienza) a Cie (Centro di Identificazione ed Espulsione), a causa della quale alcune imbarcazioni intercettate a largo di Lampedusa sono state fatte attraccare a Porto Empedocle, dove non esistono procedure adeguate per una corretta identificazione dei minori, né strutture per fornire loro adeguato soccorso e accoglienza.