Sisma Abruzzo
Il Papa: «In nome morti si deve tornare a vivere»
«Ora servono case belle e solide»
L'AQUILA - E' «in nome» di tutti i morti che «ci si deve impegnare nuovamente a vivere». Questi fratelli «attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide». Lo chiede a gran voce il Papa, in visita alla tendopoli di Onna.
«È proprio in nome di questi fratelli e sorelle - ha detto - che ci si deve impegnare nuovamente a vivere facendo ricorso a ciò che non muore e che il terremoto non ha distrutto: l'amore». «I vostri morti - ha aggiunto - sono vivi in Dio e attendono da voi una testimonianza di coraggio e di speranza. Attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide».
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