8 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Crisi Medio Oriente

«Bisogna ridare voce all'Anp oggi isolato»

D'Alema: «Ma non bisogna dimenticare che Hamas è un movimento politico»

Parlando dell'operazione 'Piombo fuso', lanciata da Israele contro Hamas nella striscia di Gaza, di fronte alle Commissioni Esteri di Camera e Senato, Massimo D'Alema ha ricordato quanto è avvenuto in Libano nell'estate del 2006 e quanto l'attacco contro gli Hezbollah libanesi abbia contribuito a indebolire le voci moderate all'interno del mondo arabo.

«Quello che vedo oggi è l'isolamento estremo di Abu Mazen» e dell'Autorità nazionale palestinese, ha detto D'Alema. «Un anno di negoziati non ha portato a risultati sostanziali malgrado il solenne impegno americano. Bush aveva promesso che entro la fine del suo mandato sarebbe stato raggiunto un accordo di pace, ma a tutto'oggi non ce n'è traccia». Per questo, secondo D'Alema, «serve un'iniziativa forte per ridare voce alla leadership palestinese, ma allo stesso tempo non bisogna dimenticare che Hamas è un movimento politico che ha vinto elezioni democratiche, è una forza che raccoglie un vasto consenso e per questo non è possibile non coinvolgerlo» in qualsiasi tipo di trattativa. Per l'ex ministro degli Esteri, insomma, un aggressivo intervento militare, come quello sferrato due anni fa in Libano, rischierebbe di rafforzare gli estremisti eletti da buona parte dei palestinesi. «Hezbollah è uscito rafforzato» dall'attacco israeliano, sottolinea D'Alema.

Massimo D'Alema ha poi commentato l'intervento di Franco Frattini sostenendo che nel discorso del ministro degli Esteri ci sono affermazioni contraddittorie: «E' difficile sostenere l'azione dell'Egitto e allo stesso tempo l'intervento militare israeliano. Dobbiamo liberarci da contraddizioni che rendono meno limpido il discorso politico».