6 maggio 2024
Aggiornato 09:30
Un progetto unico nato nel 2003. La decisione dopo gli scontri degli ultimi giorni

Saving children, la Toscana in aiuto dei bambini di Gaza

Martini: «100 mila euro per curare negli ospedali israeliani i feriti più gravi»

Gli scontri, il lancio di razzi e le reazioni che negli ultimi giorni hanno rotto la tregua nella striscia di Gaza, in Medio Oriente, hanno fatto le prime vittime: almeno trecento morti secondo le agenzie e tra loro molte donne e bambini. «Una tragedia, l'ennesima in una terra martoriata che ben conosciamo e dove siamo partecipi di più progetti di cooperazione - commenta il presidente della Toscana Claudio Martini - che desta dolore ma anche sconcerto, per il cinismo e la spregiudicatezza politica dimostrata da ambedue le parti, da Hamas come da Israele».

«Una tragedia a cui abbiamo voluto rispondere anche con un gesto concreto, ampliando il progetto «Saving children» che permette ai bambini palestinesi di essere curati negli ospedali d'Israele». Il presidente della Toscana annuncia il provvedimento, assunto oggi dalla giunta, durante la conferenza stampa di fine anno che si è svolta a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. La giunta ha infatti deciso di stanziare centomila euro per gli interventi più urgenti sui bambini palestinesi feriti in modo più grave, negli ultimi giorni, negli scontri nella Striscia di Gaza.

Il progetto di cooperazione sanitaria «Saving Children» è un'esperienza praticamente unica. E' stata definita «medicina al servizio della pace» e da quando nel 2003 il programma è partito ha permesso di curare negli ospedali israeliani oltre cinquemila bambini palestinesi, malati o gravemente feriti, che altrimenti non sarebbero stati curabili. Il progetto vede impegnati la Regione Toscana, il centro Peres di Tel Aviv, i pediatri palestinesi e l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Nei primi tre anni la Regione ha stanziato un milione e 200 mila euro.