19 marzo 2024
Aggiornato 05:30
fintech

Nicolas Maduro lancerà la moneta virtuale del Venezuela?

Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha detto che starebbe per lanciare una moneta virtuale, il Petro. Pochi dettagli sono stati forniti in merito alla sua emissione, ma la nazione versa in uno stato di povertà assoluta

Nicolas Maduro lancerà la moneta virtuale del Venezuela?
Nicolas Maduro lancerà la moneta virtuale del Venezuela? Foto: ANSA

CARACAS - Il presidente Nicolas Maduro ha detto che il Venezuela lancerà una moneta virtuale, Petro, per combattere il «blocco» finanziario generato dagli Stati Uniti, anche se ha fornito pochi dettagli su come l’Opec, quasi del tutto paralizzato, potrà portare avanti questa impresa. Da tempo, inoltre, lo stato del Venezuela si trova in una situazione sofferente dove la moneta locale (il Bolivar) ha subito un processo di iperinflazione che ha portato la stessa a essere enormemente svalutata.

Secondo quanto dichiarato da Nicolas Maduro, la moneta digitale sarà sostenuta dalle riserve venezuelane di oro, petrolio, gas e diamanti, ma non ha specificato nulla riguardo alla data del lancio. Il Venezuela è, infatti, la patria delle più grandi riserve mondiali di petrolio greggio, ma la sua produzione è praticamente scesa ai minimi storici, dopo che le aziende hanno interrotto alcune operazioni a causa delle fatture non pagate. Di fatto le partecipazioni in oro, diamanti e gas sono piuttosto piccole e sono conteggiate dalla banca centrale del Venezuela nei suoi 9,7 miliardi di dollari di riserve estere in via di esaurimento, una piccola somma per qualsiasi paese. In totale, il Venezuela deve circa 141 miliardi di dollari ai suoi investitori. Essi includono Cina, Russia, diverse società di servizi petroliferi e una folla di altre entità

Maduro ha detto che la nuova moneta digitale sarebbe stata usata per effettuare transazioni finanziarie, ma non ha detto se sarebbe anche stata adoperata dai cittadini venezuelani per comprare generi alimentari, medicinali o altri prodotti di base.

I leader dell’opposizione si sono, naturalmente, distaccati da tale affermazione, dicendo che avrebbe avuto bisogno di un’approvazione congressuale, oltre a gettare non pochi dubbi sul fatto che la moneta virtuale possa mai vedere la luce sul territorio venezuelano. C’è da dire, a tal proposito, che le monete virtuali, in genere, non sono supportate da alcun governo o banca centrale. Il bitcoin, inoltre, ha già un forte seguito da parte degli «innovatori» venezuelani, per fare acquisti su internet o aggirare dei controlli economici.

Il Petro, di fatto, potrebbe essere usato per alleggerire l'iperinflazione che si sta abbattendo ultimamente sulla nazione. I controlli valutari e l’eccessiva stampa di denaro hanno portato a un deprezzamento del 57% del bolivar contro il dollaro solo nell’ultimo mese e ciò ha generato un salario minimo di soli 4,30 dollari. Ovviamente per i milioni di venezuelani, caduti nella povertà assoluta, e che lottano ogni giorno per mangiare almeno due pasti caldi, è improbabile che l’annuncio di Maduro porti loro risultati immediati.

Ora, un dollaro vale 103.000 bolivar, secondo il tasso di cambio non ufficiale registrato da dolartoday.com. Un esperto dice che l'inflazione è sulla buona strada per raggiungere, quest'anno, il 4,000%. Potrebbe il Petro risollevare la situazione? E’ presto per dirlo. Maduro è noto per le sue dichiarazioni che sono spesso accolte con plauso, ma non producono poi alcun risultato tangibile.