24 aprile 2024
Aggiornato 17:30
fintech

Google sfida Alibaba e lancia Tez, l'app mobile payments per l'Asia

L'obiettivo di Google è espandersi nei mercati asiatici e conquistare il settore del mobile payments. Nel Paese Alibaba ha appena acquistato il 40% di PayTM, il più grande processore di pagamento mobile in India

Google sfida Alibaba e lancia Tez, l'app mobile payments per l'India
Google sfida Alibaba e lancia Tez, l'app mobile payments per l'India Foto: ANSA

NEW DELHI - Che l’Asia stia puntando sui mobile payments non è un segreto: stiamo parlando del continente più evoluto sotto questo punto di vista, soprattutto in riferimento a Cina e India, la cui popolazione è passata rapidamente dal contante ai pagamenti digitali, anche grazie alla spinta dei governi e di Alibaba. Ed è proprio su questi mercati che Google ha deciso di sfidare i padroni di casa come Jack Ma e lanciare ufficialmente Tez, un nuovo portafoglio mobile che permetterà agli utenti indiani di collegare i propri smartphone ai loro conti bancari per pagare in modo sicuro le merci in negozi fisici e online ed effettuare transazioni di denaro peer-to-peer, da persona a persona. Così gli utenti potranno, ad esempio, pagare la cena nelle grandi catene alimentari come Dominos o servizi di trasporto come Jet Airways.

Il wallet di Google
L’app Tez è in fase di lancio proprio oggi, lunedì 18 settembre, sia sui sistemi iOS che Android e vedrà Google collegarsi con alcune delle più importanti banche dell’India attraverso UPI (Unified Payments Interface), uno sistema standard di pagamento, sostenuto dal Governo per cercare di portare servizi bancari più integrati in un mercato oggi molto frammentato. Tez, tuttavia, non è un portafoglio mobile dove il denaro è memorizzato nell’app e deve essere ricaricato per essere utilizzato, come avviene per l’app di PayTM, il più grande processore di pagamento mobile in India: l’app di Google è molto più simile al ‘wallet’ di Apple o altri portafogli mobili in Occidente: un luogo virtuale che collega lo smartphone ai conti bancari per consentire di usare il telefono come un modo per dedurre i pagamenti da quei conti.

L’esplosione di PayTM e Alipay
All’inizio di quest’anno Alibaba ha acquistato una partecipazione del 40% proprio in PayTM, società che è praticamente esplosa quando il primo ministro indiano, lo scorso novembre, ha ordinato una vera e propria ‘demonetizzazione’ all’interno del paese, tanto che l’86% del contante è stato praticamente rimosso dall’economia indiana. La mossa, adottata per combattere la corruzione, ha, inoltre, spinto l’India nel XXI secolo e fatto letteralmente esplodere PayTM che oggi conta oltre 200 milioni di utenti in India e oltre 7 milioni di transazioni al giorno. E l’investimento di Alibaba non si esaurisce solo nel denaro: il colosso del commercio elettronico ha inviato più di 100 ingegneri a PayTM per aiutarli a scalare il loro business. Dato che l'India sta affrontando sfide simili a quelle che la Cina ha fatto qualche anno fa, l' esperienza di Alibaba potrebbe essere preziosa quanto il denaro che ha fornito. Oltre alla capillare conquista del territorio asiatico nei pagamenti digitali.

Espansione asiatica
Google, tuttavia, non ha intenzione di limitarsi all’India: Tez, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere lanciato anche in altri paesi asiatici, in particolare Indonesia e Filippine. Un grosso affare per Google che non ha concluso molto a livello di pagamenti digitali al di fuori degli Stati Uniti. Sicuramente l’India era il modo migliore di partire. E’ il secondo paese più popolato dell'Asia dopo la Cina, un mercato maturo per i servizi di pagamento mobile, una classe media in rapida espansione con un reddito più disponibile e una popolazione più numerosa, molto concentrata sulla tecnologia. Secondo un rapporto di BCG e Google, i pagamenti digitali dovrebbero raggiungere un volume di 500 miliardi di dollari all'anno entro il 2020.

Mercati con più opportunità
Non si tratta, tuttavia, di un mercato semplice: l’India ha avuto finora una penetrazione molto bassa nell’uso della carta di credito, con molti servizi basati sui pagamenti in contanti e una popolazione che ha resistito al cambiamento di tali abitudini, e un quadro normativo che ha reso difficile cambiare tali abitudini. Un report di PayPal ha rivelato che il 57% dei cittadini asiatici preferisce ancora il contante per le transazioni quotidiane.In un certo senso, i mercati in via di sviluppo come l'India hanno un potenziale ancora maggiore per i servizi di pagamento mobile rispetto ai paesi più maturi come gli Stati Uniti, dove c’è già un uso diffuso delle carte di pagamento.