29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
innovazione energetica

Smart City, i comuni italiani più rinnovabili

In dieci anni il numero dei Comuni in cui è stato installato almeno un impianto da fonti rinnovabili è passato da 356 e 8047. Sono 39 i Comuni rinnovabili scelti da Legambiente

I Comuni più rinnovabili
I Comuni più rinnovabili Foto: Shutterstock

ROMA - Cresce l’attenzione dei Comuni italiani verso i temi dell’innovazione e dell’ecososteniblità, soprattutto in relazione al concetto di Smart City, un nuovo approccio che sempre più città italiane tendono ad adottare in quella che è l’amministrazione dell’agglomerato urbano. Un tassello importante nell’ottica di cambiamento delle metropoli è rappresentato dalle fonti rinnovabili che costituiscono una delle caratteristiche per essere davvero una Smart City. E l’Italia ha dimostrato, negli ultimi, anni di aver una visione piuttosto favorevole a riguardo, come evidenzia l’ultimo rapporto di Legambiente sui Comuni rinnovabili italiani.

Rinnovabili e Smart City
Non siamo più soltanto il paese della pizza e del mandolino. Seppur con tempistiche diverse e un po’ al rallenty, stiamo cambiando il modo di concepire l’energia. In dieci anni il numero dei Comuni in cui è stato installato almeno un impianto da fonti rinnovabili è passato da 356 e 8047. Ossia in tutti i Comuni italiani è installato almeno un impianto, con una progressione che è stata costante: erano 3190 nel 2008, 6993 nel 2010, 7970 nel 2012 e oggi si sta ulteriormente articolando l’uso delle diverse fonti. Nel complesso, nel 2015, il 35,5% dei consumi elettrici è stato garantito dalle rinnovabili e queste ultime rappresentano anche il 17% dei consumi complessivi.

I Comuni rinnovabili in Italia
Ad aggiudicarsi la medaglia sono stati 39 Comuni, individuati da Legambiente, dove il mix di impianti diversi permette di raggiungere il 100% di energia da fonte rinnovabile sia per gli usi termici che per quelli elettrici grazie a soluzioni sempre più innovative e integrate, con smart grid, mobilità elettrica, accumulo e con l’incredibile risultato di avere bollette meno care per imprese e famiglie. Per fare qualche esempio, i Comuni del solare sono 8.047. Per il solare fotovoltaico in testa è il piccolo Comune di San Bellino (RO) con 71,3 MW, che superano ampiamente i fabbisogni elettrici delle famiglie residenti, mentre in Italia sono complessivamente 1.420 i Comuni dove grazie a questa tecnologia la produzione di energia elettrica supera il fabbisogno delle famiglie residenti. Nel solare termico a «vincere» è il piccolo Comune di Seneghe (OR), con una diffusione di pannelli solari termici in relazione al numero di abitanti pari a 1.955 mq ogni 1.000 abitanti, distribuiti su edifici pubblici e privati.

I vantaggi
L’approccio positivo verso le rinnovabili ha portato e porterà con sé non pochi vantaggi. Si riduce la produzione da termoelettrico, ossia quella degli impianti più inquinanti e dannosi per il clima. In 10 anni si è passati da 258,3 Twh agli attuali 180,8, con una riduzione del 30%. Diminuiscono le importazioni dall’estero di fonti fossili, in particolare di petrolio e gas. Si riducono le emissioni C02 con vantaggi per il clima del pianeta, ma anche economici. Dal 1990 al 2014, secondo i dati Ispra, le emissioni di CO2 equivalente sono diminuire da 522 a 419 milioni di tonnellate, con un calo del 19,8%. Investire in rinnovabili e efficienza fa aumentare l’occupazione nel settore energetico. Diversi studi hanno dimostrato come una prospettiva duratura di innovazione energetica potrebbe portare gli occupati nelle rinnovabili a 200mila unità e quelli nel comparto dell’efficienza e riqualificazione in edilizia a oltre 600mila.