Putin alla conquista dello spazio
Il presidente vuole una stazione spaziale tutta russa entro il 2023. Il progetto, sostiene, «è una necessità economica»: la partecipazione alla missione internazionale non basta più
MOSCA (askanews) – La Russia intende lanciare la propria stazione spaziale orbitante entro il 2023, un anno prima della prevista vita operativa della Iss: lo ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin, definendo il progetto «una necessità economica». «Si tratta di una prospettiva a lungo termine, ma necessaria per migliorare la nostra economia», ha spiegato Putin, secondo il quale la partecipazione russa al progetto dell'Iss non è sufficiente: «La utilizziamo attivamente per la ricerca scientifica, e per la nostra economia, ma a bordo dell'Iss non possiamo vedere che il 5% del territorio della Federazione russa: con una nostra stazione potremmo osservare tutto il nostro grande Paese».
No alla partnership con gli USA
Inizialmente il progetto russo sembrava quello di costruire una nuova stazione in partenariato con gli Stati Uniti, come annunciato peraltro dalla stessa agenzia spaziale russa: successivamente Mosca aveva corretto il tiro sottolineando che a riguardo non vi era nessun a trattativa in corso ma solo delle «discussioni»; va ricordato poi che anche la Cina ha intenzione di lanciare una propria stazione orbitante, che entrerebbe pienamente in funzione non prima del 2022. Mosca ha anche intenzione di diminuire la propria dipendenza dal cosmodromo di Baikonur, in quello che attualmente è territorio kazako e per il quale la Russia paga ogni anno un affitto di 100 milioni di euro l'anno; di qui la decisione di costruire un nuovo poligono di lancio a Vostochni, progetto che avrebbe dovuto essere terminato nel 2015 ma in ritardo per motivi finanziari, e che Putin ha annunciato di voler seguire personalmente.
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