20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Internet | Social network

Facebook diventa banca

Il social network fondato da Mark Zuckerberg darà la possibilità ai suoi utenti di fare rimesse di denaro e pagamenti sulla piattaforma: mancherebbe infatti solo una settimana al via libera da parte degli enti regolatori in Irlanda

NEW YORK - Non contento di essere soltanto un luogo in cui scambiarsi opinioni, foto e notizie, Facebook si prepara a entrare nel mercato dei servizi finanziari. Il social network fondato da Mark Zuckerberg darà la possibilità ai suoi utenti di fare rimesse di denaro e pagamenti sulla piattaforma: mancherebbe infatti solo una settimana al via libera da parte degli enti regolatori in Irlanda. La notizia è stata rivelata dal Financial Times che cita fonti vicine alle trattative.

La banca centrale del Paese potrebbe così dare a Facebook l'autorizzazione e rendere il servizio legale in tutta Europa attraverso un processo chiamato «passporting». Inoltre il gruppo di Menlo Park potrebbe siglare accordi con tre startup di Londra (TransferWise, Moni Technologies e Azimo) che offrono servizi di trasferimento internazionale di denaro online e attraverso smartphone.

Nel caso di Azimo, continua Ft, Facebook sarebbe pronto a pagare 10 milioni di dollari per reclutare uno dei suoi co-fondatori e metterlo a capo dello sviluppo del servizio. La società californiana non ha commentato la notizia sostenendo di non voler entrare nel merito di «rumor e speculazioni».

Secondo gli analisti la mossa darebbe a Facebook la possibilità di espandersi nei mercati emergenti, dove i servizi di trasferimento di denaro sono molto diffusi. «Facebook vuole diventare una utility nei Paesi in via di sviluppo, e le rimesse sono una porta d'accesso all'integrazione finanziaria», ha detto una fonte anonima a Ft.

Il colosso di Menlo park di recente ha superato i 100 milioni di utenti in India, il mercato più grande per il gruppo all'esterno degli Stati Uniti. Resta da capire come gli iscritti accoglieranno il nuovo servizio: ci sono molti dubbi sul modo in cui il gruppo usa i dati personali per aumentare le inserzioni pubblicitarie.