La pagina Facebook di Sarkozy vittima di «Google bombing»
E la seconda volta che il fenomeno, una sorta di indicizzazione selvaggia, colpisce il presidente francese
PARIGI - Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, é vittima da questo fine settimana di un «Google bombing», una indicizzazione selvaggia su internet che fa apparire la sua pagina ufficiale su Facebook in testa ai risultati quando gli utenti digitano l'espressione «buco del c...» sul principale motore di ricerca.
Considerato uno scherzo di cattivo gusto piuttosto che un atto di pirateria, il fenomeno ha bisogno dell'azione congiunta di siti internet e degli internauti: più sono numerosi ad associare la parola-chiave e l'indirizzo scelto e più il sistema di ricerca di Google fa risalire questa referenza nella gerarchia dei suoi risultati.
«In questo caso preciso, un certo numero di utenti hanno utilizzato l'espressione in questione per puntare verso la pagina di Facebook di Nicolas Sarkozy, facendola così risalire fra i risultati più ricercati legati a questa richiesta», ha precisato il gruppo. «Noi non sosteniamo questa pratica, né nessuna altra pratica che punti ad alterare l'integrità dei nostri risultati di ricerca», ha sottolineato Google.
Il motore di ricerca ha informato inoltre che i suoi risultati «sono generati da un algoritmo che classifica, fra gli altri, le pagine web tenendo conto della relativa popolarità dei siti che puntano verso queste pagine».
Precedente - Nel luglio 2009, Nicolas Sarkozy era già stato vittima del fenomeno: il suo ex sito della campagna presidenziale arrivava in testa alle ricerche di Google con la parola-chiave «buco del culo del web».
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