Israele e Palestina, storico accordo sull'energia (grazie alla mediazione di Trump)
Una nuova centrale verrà costruita in Cisgiordania entro il 2020. Trump tenta la strada della distensione per migliorare l'economia palestinese. Ma intanto nella Striscia di Gaza la crisi energetica è violenta
GERUSALEMME - Storico accordo tra Israele e Palestina, nel nome dell'approvvigionamento energetico. Il ministro israeliano per l'energia, Youval Steinitz ha firmato un protocollo sull'elettricità con l'Autorità palestinese nel Nord della Cisgiordania, in una rara visita di un leader israeliano in territorio palestinese. A Jalameh, nei pressi di Jenin, Steinitz e il premier palestinese Rami Hamdallah hanno annunciato un incremento della fornitura di energia elettrica nella zona e hanno annunciato la realizzazione di una nuova centrale di distribuzione dell'elettricità. L'accordo è stato raggiunto prima della visita nella regione di un alto consigliere del presidente americano, Donald Trump, Jason Greenblatt.
Trump tenta la strada della distensione
La nuova amministrazione americana, cercando di rilanciare i negoziati di pace, ha chiesto a Israele di adottare misure per migliorare l'economia palestinese. "Naturalmente, sul piano politico speriamo di arrivare alla pace e alla sicurezza - ha detto dal palco il ministro israeliano - ma nel frattempo è anche importante migliorare le infrastrutture, per Israele e per l'Autorità palestinese». Da parte sua il premier Hamdallah ha aggiunto che i palestinesi non vogliono "dipendere da Israele per sempre». "Per questo vogliamo costruire la nostra centrale - ha detto - siamo in procinto di realizzarla a Jenin. Produrrà 450 megawatt e speriamo che possa entrare in funzione entro il 2020".
Crisi energetica nella Striscia di Gaza
L'annuncio in Cisgiordania, tuttavia, contrasta con la situazione nella Striscia di Gaza, colpita da una grave crisi energetica. Negli ultimi mesi il presidente palestinese Abu Mazen ha cercato di fare pressione su Hamas bloccando i pagamenti per la fornitura di energia elettrica all'enclave palestinese. Israele, principale fornitore di elettricità alla Striscia di Gaza, ha ridotto le sue forniture, portando a una situazione in cui la Striscia, abitata da 2 milioni di persone, ha solo due ore al giorno di energia. L'Egitto è intervenuto, offrendo combustibile per l'unica centrale elettrica di Gaza, ma i leader di Hamas hanno accusato di recente l'Autorità palestinese di bloccare i pagamenti al Cairo.
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