29 marzo 2023
Aggiornato 12:00
Sfollati 4mila civili

«La battaglia di Mosul è irachena», e intanto proseguono i bombardamenti americani

Record di raid aerei Usa: distrutti 18 tunnel, 136 posizioni trincerate, 26 autobombe. Il premier iracheno Haider al-Abadi: "E' un'azione condotta, pianificata e combattuta da noi. La gestiamo noi. Libereremo da soli la città e le zone circostanti"

MOSUL - La battaglia che ancora non c'è sta già scaldando i motori, a 360 gradi. Nel corso del recente incontro con il ministro della Difesa statunitense Ashton Carter a Baghdad il premier iracheno Haider al-Abadi ha ribadito l'ostilità del suo governo a un intervento turco a Mosul.

Una battaglia irachena
"La battaglia per Mosul è una battaglia irachena. Condotta dagli iracheni, pianificata dagli iracheni e combattuta dagli iracheni. Sappiamo che i turchi vogliono prendervi parte ma gli diciamo: 'Grazie, ma è una cosa che gestiranno gli iracheni che libereranno da soli Mosul e le aree circostanti'", ha detto Abadi. Una volontà confermata esplicitamente anche dal capo del Pentagono. E oggi le forze curde-irachene hanno dichiarato di non avere mai chiesto all'esercito turco il supporto dell'artiglieria per sostenere l'offensiva contro i miliziani dello Stato islamico a Bashiqa, località a nord-est di Mosul. Precisazione necessaria dopo che il premier turco Binali Yildirim, citato dai media nazionali, aveva detto che i peshmerga avevano chiesto l'aiuto di artiglieria e carri armati ai reparti turchi della base di Bashiqa.

Sfollati quasi 4mila civili
Intanto 3.802 civili stati sfollati dall'inizio dell'offensiva lanciata dalle forze irachene per liberare Mosul, ultima roccaforte Isis in Iraq. Le famiglie dei rifugiati dalle zone liberate vengono trasferite nei campi allestiti dal ministero dell'Interno iracheno. Nella sola giornata di ieri sono stati evacuati 452 sfollati dai fronti di Bashiqa, a est di Mosul, e al Qayyarah, a sud. Le testimonianze dei profughi sono drammatiche. "C'erano molti scontri, tutti i giorni", racconta un rifugiato di Mosul. "Ci usavano come scudi umani. Una situazione tragica, non potete nemmeno immaginare. La gente che vedete qui è sfinita». "Siamo qui da 10 giorni" ricorda un anziano. "Siamo fuggiti ai colpi di mortaio che ci piovevano addosso. I combattimenti erano continui, giorno e notte. Eravamo terrorizzati». Sul fronte bellico, sono oltre 770 i guerriglieri islamisti uccisi dall'inizio dell'offensiva, secondo quanto annunciato dal comando iracheno per la liberazione di Mosul mentre la coalizione internazionale a guida statunitense ha effettuato in una settimana un numero senza precedenti di raid aerei. 32 attacchi al suolo dal 17 al 23 ottobre come ha precisato il portavoce della coalizione, il colonnello John Dorrian, che hanno distrutto 26 autobomba, 136 posizioni trincerate e 18 tunnel utilizzati dai miliziani di al Baghdadi per nascondersi e infiltrarsi oltre le linee.

(Immagini Afp)