Mosul, la battaglia entra nella fase decisiva: Isis senza via di fuga
La battaglia per la liberazione di Mosul, roccaforte irachena dello Stato Islamico (Isis), entra nella sua fase decisiva
La battaglia per la liberazione di Mosul, roccaforte irachena dello Stato Islamico (Isis), entra nella sua fase decisiva
Nonostante le proteste (e le minacce) di Baghdad, Erdogan ha rivendicato il diritto della Turchia di partecipare all'offensiva di Mosul. Ed ecco perché ci tiene tanto
Record di raid aerei Usa: distrutti 18 tunnel, 136 posizioni trincerate, 26 autobombe. Il premier iracheno Haider al-Abadi: "E' un'azione condotta, pianificata e combattuta da noi. La gestiamo noi. Libereremo da soli la città e le zone circostanti"
Sono ufficialmente iniziate le operazioni per la liberazione di Mosul, roccaforte dell'Is in Iraq. Ma il futuro della città, sunnita in un Paese a maggioranza sciita, rimane fortemente incerto
In un discorso alla tv il premier iracheno Haider al-Abadi, comandante in capo delle forze armate irachene, ha annunciato che sono iniziate le operazioni per riconquistare Mosul
La città è sotto controllo dell'Isis dal gennaio 2014. Le forze armate irachene appoggiate dagli Usa stanno convergendo su Falluja nell'ambito dell'offensiva per riprendere le città dalle mani dei miliziani islamici
Dopo la conquista di Ramadi e Palmira, sembra che l'avanzata dello Stato Islamico sia irresistibile. Ma l'Isis sta davvero vincendo? Dipende. Perché se in Siria Assad sembra in grave difficoltà, in Iraq l'Isis vince almeno da un punto di vista: quello mediatico
L'Isis è tutt'altro che invincibile, per uomini, mezzi e strategie di lungo periodo. Eppure, la sua avanzata in Iraq - suggellata dalla conquista di Ramadi - è stata favorita dalla disgregazione politica e dalla marginalizzazione delle minoranze. Che nell'Isis hanno visto un'occasione di rivalsa.
Oggi, si terrà la prima visita del premier iracheno a Washington. Haider al-Abadi, primo ministro da settembre, ha chiesto ieri agli States più aiuti nella lotta ai jihadisti. Il suo governo è impegnato ad affrontare una dura crisi economica e l'avanzata dell'Isis. Giovedì, l'incontro con Christine Lagarde del FMI.
L'Iraq ha riserve petrolifere enormi, che nella regione sono seconde solo a quelle dell'Arabia Saudita e leggermente superiori a quelle degli Emirati, del Kuwait e dell'Iran. Tuttavia tali riserve sono sottoesplorate. La maggior parte delle sue esportazioni sono dirette agli Stati Uniti e alle raffinerie asiatiche.