19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Guerra Russia-Ucraina

La Russia evacua i civili da Kherson, dove si prapara la battaglia decisiva

La provincia di Kherson controlla infatti sia l'unica via di terra verso la penisola di Crimea, annessa dalla Russia nel marzo 2014, sia la foce del Dnepr, il fiume lungo 2.200 chilometri che divide in due l'Ucraina.

Militari russi
Militari russi Foto: Sputnik

La Russia si sta preparando a una battaglia decisiva, mentre Kiev ritiene il proprio esercito pronto a riconquistare la altamente strategica Kherson e il controllo della riva destra del Dnepr entro la prossima settimana. In questo contesto il governo della Federazione Russa ha deciso di organizzare l'assistenza ai civili, per farli defluire nella regione di Rostov. «Verso altre regioni del Paese», ha affermato il vice primo ministro russo Marat Khusnullin secondo Ria Novosti, intendendo per Paese la Russia, dalla quale la regione ucraina di Kherson è stata annessa.

Kherson infatti è una delle quattro province ucraine parzialmente occupate che Mosca considera ormai sue e probabilmente la più importante dal punto di vista strategico. Controlla sia l'unica via di terra verso la penisola di Crimea, annessa dalla Russia nel marzo 2014, sia la foce del Dnepr, il fiume lungo 2.200 chilometri che divide in due l'Ucraina.

Gli sfollati avrebbero dovuto iniziare ad arrivare nella regione russa di Rostov oggi - secondo la Tass - dopo che un altro funzionario di Mosca, il capo dell'amministrazione di Kherson, Vladimir Saldo, ha suggerito che i residenti dovrebbero partire per sicurezza: chiaro segnale di indebolimento della presa.

«Abbiamo suggerito - avverte Saldo - a tutti i residenti della regione di Kherson, se lo desiderano, di proteggersi dalle conseguenze degli attacchi missilistici... di andare in altre regioni», ha detto il filorusso in un videomessaggio. La gente dovrebbe «andare via con i propri figli».

L'offerta è rivolta principalmente ai residenti sulla sponda occidentale del fiume Dnepr, ha affermato. Ciò include quindi la capitale regionale, l'unica grande città ucraina che la Russia abbia davvero fatto sua dall'invasione di febbraio.

In quella che per Kiev è la Giornata dei difensori della patria, le forze armate ucraine intanto dicono di aver liberato più di 600 insediamenti dall'occupazione russa nell'ultimo mese, di cui 75 nella regione di Kherson. La fonte è il ministero ucraino per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati.

Questa settimana 143 paesi hanno votato per la risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul non riconoscimento dei referendum nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Cinque, Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria, Nicaragua, hanno votato contro. Ben 35 paesi, tra cui India, Cina e Sud Africa, si sono astenuti, altri 10 non hanno preso parte alle votazioni, tra cui Azerbaigian, Venezuela, Iran.

(di Cristina Giuliano - Askanews)