19 marzo 2024
Aggiornato 04:00
Relazioni internazionali

Parolin da Putin per parlare di Ucraina, Venezuela e Medio Oriente

Il Venezuela potrebbe diventare un tema interessante per il terzo giorno della visita di Stato del cardinale Pietro Parolin in Russia. Ma non c'è solo quello. Oggi il segretario di stato del Vaticano è a Sochi, ospite del leader del Cremlino

SOCHI - Il Venezuela potrebbe diventare un tema interessante per il terzo giorno della visita di Stato del cardinale Pietro Parolin in Russia. Ma non c'è solo quello. Oggi il segretario di stato del Vaticano è a Sochi, ospite del leader del Cremlino, Vladimir Putin, nella residenza estiva del presidente russo di Bacharov Ruchei. Ieri il Cremlino ha confermato ufficialmente l'incontro. Putin sempre oggi si incontra pure con il presidente della Repubblica di Armenia Serzh Sargsyan e con il primo ministro dello Stato di Israele Benjamin Netanyahu. Qualcuno già si aspetta sorprese da questo intenso calendario presidenziale. I temi da affrontare con Parolin, secondo la presidenza russa sono diversi. «Il 23 agosto a Sochi, il presidente russo Vladimir Putin riceverà il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin», si legge nella dichiarazione di ieri del servizio stampa del Cremlino, e si aggiunge che «c'è un scambio di opinioni sulle questioni attuali sull'agenda internazionale, in primo luogo sulla situazione dei cristiani nel Medio Oriente e nel Nord Africa e la situazione in Siria e in Ucraina».

Dialogo con Mosca
«I conflitti in Medio Oriente hanno bisogno di soluzioni regionali e negoziate, e c'è l'urgenza di ricostruire la fiducia: l'iniziativa di preghiera e dialogo del Santo Padre si può iscrivere in questo processo tanto necessario di creare ponti e permettere alle parti di incontrarsi e di parlarsi», ha detto Parolin, lunedì, in un'intervista ad Askanews, dove ha dichiarato di voler parlare anche di Venezuela «con le autorità russe». «La Russia ha un ruolo da svolgere» nei negoziati per risolvere la crisi in Venezuela «e quindi il tema rientrerà anche nelle conversazioni di questi giorni con le autorità russe». Successivamente, a una domanda sempre di askanews per la parte italiana, durante la conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, il porporato ha ribadito: «Mosca può aiutare nel senso di favorire quel negoziato che è l'unica strada che la Santa Sede vede per uscire dalla situazione, adoperandosi in questo senso presso le parti (in gioco) e soprattutto presso il governo perché si cerchi insieme una strada comune». Lavrov ha voluto aggiungere: «Abbiamo sostenuto dall'inizio l'iniziativa di mediazione tra le parti del Santo Padre, ma - ha continuato il capo della diplomazia di Mosca - è importante capire quanto segue: tutte le forze esterne, che incitano l'opposizione a un confronto duro con le autorità, includendo uso della forza, minano gli sforzi di coloro che sono sinceramente interessati a rivedere la pace in Venezuela», ha concluso.

Clima disteso con gli ortodossi
L'atmosfera di questi giorni appare comunque molto distesa. Particolarmente ottimista il vertice delle gerarchie ecclesiastiche ortodosse russe. Oltre all'abbraccio di Cuba, tra Francesco e il patriarca Kirill, la venuta delle reliquie di San Nicola da Bari a Mosca è stata più volte sottolineata durante l'incontro di ieri tra il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano, e il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill. «Un evento eccezionale per la storia delle nostre Chiese», ha dichiarato il capo della Chiesa ortodossa russa. All'incontro hanno preso parte il Nunzio apostolico a Mosca, Celestino Migliore, il minutante della segreteria di Stato vaticana Visvaldas Kulbokas, il segretario della Nunziatura apostolica Ervin Lengyel. Per la parte russa, oltre a Kirill, ci sono il metropolita Hilarion, l'archimandrita Filaret, ieromonaco Stefan e padre Aleksey Dikarev. Hilarion, dopo l'incontro con Parolin, partirà alla volta dell'Italia e interverrà domani al Meeting di Rimini, dove è previsto un intervento del metropolita di Volokolamsk su «L'eredità nella tradizione ortodossa». Grande attesa all'appuntamento riminese sarà sicuramente lo stesso Segretario di Stato del Vaticano, che (dopo la visita in Russia) è atteso invece per sabato 26 per la conclusione del Meeting Cl.