28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
Tensione alle stelle tra Russia e Turchia

Frau Merkel bacchetta Mosca, ma fa affari con la Turchia vicina ai jihadisti

La Turchia resta un grande amico della Germania nonostante compri il petrolio dell’ISIS e sia un corridoio per i tagliagole che si recano a combattere in Siria. Per gli interessi nazionali, i jihadisti sono meglio dei russi.

BERLINO - Angela Merkel è inorridita dai raid russi in Siria, che provocherebbero vittime civili e sofferenze immani alla popolazione. La Cancelliera tedesca ha lanciato l'allarme da Ankara, dove si è recata qualche giorno fa per siglare accordi con la Turchia. Com’è possibile, però, che frau Merkel accusi la Russia per la sua missione contro i terroristi in Siria e allo stesso tempo faccia affari con la Turchia, Paese che finanzia i jihadisti del Daesh?

La causa dei flussi migratori per lei sono i raid russi
Pur di tenersi lontano i profughi, fa il loro gioco: non basta regalare miliardi europei ad Erdogan, ma si spinge oltre. Ora la causa dei flussi migratori e del male assoluto sono i raid russi in Siria. Come mai Angela non ha speso una parola per denunciare le barbarie dei jihadisti che da anni massacrano i civili e conquistato sempre più terreno? Evidentemente quando entrano in ballo gli interessi nazionali anche i jihadisti sono più buoni, o, almeno, non sono così cattivi come i russi. La Turchia di conseguenza rimane un grande amico, nonostante compri il petrolio dell’ISIS e sia un corridoio per i tagliagole che si recano a combattere in Siria.

Nessuna prova delle teorie di frau Merkel
Anche se è paradossale, le accuse volano contro la Russia, l’unico Paese che ha fino ad ora combattuto veramente i terroristi, senza distinzioni fra i bravi terroristi «moderati», così amati dall’Occidente, e i cattivi jihadisti. Sono accuse gravi quelle della Merkel, che hanno immediatamente provocato una reazione del Cremlino. «Per quanto riguarda le accuse della Cancelliera tedesca sulle vittime che sarebbero state provocate dai radi russi in Siria, bisogna notare che, nonostante le numerose dichiarazioni di questo tipo, nessuno ha ancora mostrato nemmeno una prova né una conferma di questi presunti fatti». Questo è stato il commento del portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov alle dichiarazioni di Angela Merkel.

Tensione tra Turchia e Russia alle stelle
La tensione tra Turchia e Russia è alle stelle, e i rapporti fra i due Paesi, come sottolineato dallo stesso portavoce del Cremlino Peskov, hanno raggiunto il peggior livello di questi ultimi decenni. Dopo l’abbattimento da parte dei turchi del jet russo impegnato nelle operazioni contro i terroristi in Siria, il presidente turco Erdogan non solo non ha espresso le sue scuse né dichiarato chi siano i colpevoli, come richiesto da Mosca, ma ha accusato la Russia di aver occupato parte della Siria. «Le accuse di Erdogan sul fatto che la Russia occuperebbe una parte della Siria sono assurde sia da un punto di vista giuridico, sia dal punto di vista del diritto internazionale» ha dichiarato Dmitrij Peskov.

L'Occidente deve decidere cosa fare con Ankara
È fuori discussione che i rapporti tra Ankara e Mosca possano uscire dalla crisi in questo contesto. La domanda che rimane ancora in sospeso è quale sarà invece la posizione dell’Occidente nei confronti della Turchia. Può un Paese, anche se membro della NATO, continuare a finanziare il Daesh ed essere ritenuto un alleato? La Merkel ha già detto la sua.