Siria, Putin: bene i raid, ma serve una soluzione politica
Il presidente russo Vladimir Putin ha avvisato che i raid sulla Siria non saranno eterni, e, parlando a Teheran, ha sottolineato l'urgenza di trovare una soluzione politica
MOSCA - «I raid aerei sulla Siria non saranno eterni». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin sottolineando di aver già specificato che l'intervento armato russo sarebbe stato solo «temporaneo». Putin, parlando a Teheran, ha aggiunto che la crisi siriana viene risolta e sarà risolta con i metodi politici e di questo si è parlato nei suoi colloqui di oggi con i vertici iraniani. Il leader del Cremlino oggi è nella capitale iraniana per incontrare la guida suprema Ali Khamenei e il presidente Hassan Rohani.
Colloquio con l'ayatollah
Con Ali Khamenei un colloquio più lungo del previsto e «molto costruttivo». Così il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha commentato il risultato del primo importante incontro per il leader del Cremlino nel suo viaggio in Iran (da dove mancava dal 2007). L'ayatollah, massima autorità religiosa iraniana, si è anche detto speranzoso che i negoziati del presidente russo con il collega Hassan Rouhani daranno un significativo impulso alla diversificazione delle relazioni commerciali e alle economie dei due Paesi. Putin e Khamenei durante l'incontro hanno anche sottolineato che una soluzione politica in Siria non può essere dettata da fuori, ma deve dipendere dal popolo siriano, ha specificato Peskov.
Dopo la tragedia del Sinai
La Russia continuerà a utilizzare lo spazio aereo sopra il Mar Caspio per lanciare missili da crociera sulle postazioni dell'Isis, finché i colpevoli dell'abbattimento dell'aereo russo A321 sul Sinai non saranno colpiti. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin oggi da Teheran durante l'incontro con il collega turkmeno, Gurbanguly Berdimuhamedow. Entrambi sono presenti nella capitale iraniana per un forum dei produttori di metano. «Lo faremo fino a quando tutti i colpevoli siano puniti", ha detto Putin. "Comprendiamo che provoca alcune difficoltà, ma si tratta di antiterrorismo», ha aggiunto. Ossia di lotta contro chi può «commettere atrocità senza eccezione anche contro aeromobili civili». Oggi le tv irachene hanno annunciato che alcuni aeroporti internazionali nel nord est dell'Iraq sono stati chiusi per le attività missilistiche russe nel Caspio. Il 7 ottobre la flottiglia del Caspio russo ha lanciato il primo attacco con missili Kalibr contro gli obiettivi Isis. Questi attacchi sono proseguiti, in maniera più vigorosa questi giorni. In conseguenza di tale situazione sia i voli dall'Iraq che quelli dall'Iran devono e dovranno necessariamente subire variazioni.
Contatti con la portaerei francese
Il presidente russo Vladimir Putin è stato informato degli stabiliti contatti militari russi con i colleghi francesi sulle operazioni in Siria. L'esercito russo ha già riferito al presidente dell'avvio dei contatti con la portaerei francese, Charles de Gaulle, che opera nel Mar Mediterraneo orientale contro l'organizzazione terroristica Stato islamico. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, precisando che il tutto è stato comunicato al presidente russo venerdì scorso.
(Con fonte Askanews)
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