Siria, Mosca smentisce i rumors: «Mai diffuso alcun piano di pace»
Il ministero degli Esteri russo ha smentito una serie di indiscrezioni, comparse sulla stampa in lingua inglese, araba e russa, secondo le quali la Russia avrebbe fatto circolare all'Onu un suo piano di pace per la Siria in vista la prossima riunione internazionale di Vienna dedicata alla soluzione della crisi
MOSCA - Il ministero degli Esteri russo ha smentito una serie di indiscrezioni, comparse sulla stampa in lingua inglese, araba e russa, secondo le quali la Russia ha fatto circolare all'Onu un suo piano di pace per la Siria in vista la prossima riunione internazionale di Vienna dedicata alla soluzione della crisi. «Questa informazione è falsa», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Piano di pace?
All'incontro di Vienna sulla Siria del 31 ottobre hanno preso parte 17 paesi tra i quali l'Iran e secondo la Bbc i russi vorrebbero includere nei nuovi colloqui in programma sabato anche alcuni esponenti dell'opposizione siriana. Media internazionali, tra i quali la Bbc, hanno riportato che la Russia ha fatto circolare il piano di pace siriana in preparazione della riunione di sabato.
Transizione di 18 mesi
Il documento indicherebbe una road map per un periodo di transizione di 18 mesi per porre fine ai cinque anni di conflitto siriano, con la stesura di una nuova costituzione, un referendum popolare e elezioni presidenziali anticipate. Ma sul futuro del presidente siriano Bashar al Assad il testo sarebbe piuttosto vago e non specificherebbe se questi potrà restare alla guida del Paese durante la transizione.
Vago su Assad
Secondo le indiscrezioni comparse nei giorni scorsi sulla stampa russa e araba, un presunto piano russo avrebbe escluso Assad dalle elezioni, lasciando eventuali aperture per esponenti della sua cerchia o famiglia. Ma il testo circolato oggi lascerebbe aperta la possibilità di una sua permanenza al potere a Damasco.
L'appello di De Mistura
Oggi l'inviato dell'Onu per la Siria, Staffan de Mistura, ha invitato le grandi potenze a trarre profitto dallo «slancio» degli ultimi colloqui sulla crisi in Siria per stabilire un processo politico che possa portare il Paese fuori dalla guerra. «Lo slancio di Vienna non deve essere perso», ha detto De Mistura.
In attesa di sabato
I negoziati internazionali di sabato a Vienna sulla Siria non devono «sostituirsi» ai colloqui tra esponenti del governo e dell'opposizione siriana: è quanto hanno concordato i ministri degli Esteri di Russia e Iran, Sergey Lavrov e Mohammad Javad Zarif, durante una conversazione telefonica. «I partecipanti al Gruppo di sostegno alla Siria devono aiutare» il regime di Damasco e l'opposizione siriana «a giungere a un accordo e non devono sostituirsi ai negoziati tra i siriani», hanno stimato i due capi della diplomazia, secondo quanto si spiega in un comunicato del ministero degli Esteri russo.
Transizione
Previsto sabato nella capitale austriaca, a poco più di due settimane dall'ultimo incontro, il vertice dovrà tracciare i contorni di una transizione politica in Siria, ma i partecipanti «non devono cercare di anticipare i risultati» dei colloqui tra Damasco e l'opposizione, secondo Lavrov e Zarif, che hanno richiesto «un dialogo politico costruttivo tra siriani».
(Con fonte Askanews)
- 02/03/2020 Mosca avverte Ankara: «Non possiamo garantire la sicurezza dei vostri aerei»
- 20/11/2019 Siria, rapporto del Pentagono: «Isis rafforzato da attacco turco e ritiro USA»
- 16/11/2019 Assad: «Donald Trump? E' una sorta di direttore esecutivo di un'azienda chiamata America»
- 11/11/2019 Lavrov accusa Washington di «rubare» il petrolio siriano: hanno danneggiato il processo politico