23 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Visita del leader del Cremlino parte di una strategia precisa

Sarà l'Italia a rompere il ghiaccio con Putin?

La visita in Italia di Vladimir Putin cade esattamente tra l'ostile G7 bavarese e il meeting in cui l'Europa deciderà il da farsi sulle sanzioni. Così, Mosca sta sfoderando tutti i suoi assi nella manica per rompere l'isolamento e «beffare» l'Occidente. Che sia l'Italia a darle una mano?

MILANO – Vladimir Putin, si sa, non è stato il benvenuto al G7 bavarese: proprio per questo, la visita in Italia risulta particolarmente significativa. Un programma serrato, che ha portato il capo del Cremlino a visitare l’Expo, a partecipare ad una bilaterale con il premier Renzi e poi ad approdare nella Capitale, per incontrare il Sergio Mattarella, Papa Francesco e – secondo i rumours – il «vecchio amico» Silvio Berlusconi.

Il G7 alternativo di Putin
La visita potrebbe rivelarsi strategicamente importante per il futuro di Mosca. Che sì, nonostante le sanzioni, sembra essere caduta in piedi, ma che, non si può negare, è messa alle strette dall’isolamento cui l’Occidente l’ha condannata. Non è un caso, per Russia Today, che il «tour» italico cada tra l’ostile G7 bavarese e l’incontro europeo che deciderà se estendere o meno le sanzioni. Così, per La Stampa, la visita in Italia è una sorta di «G7 alternativo dello zar», una vetrina volta a redarguire l’Occidente sugli assi che Mosca avrebbe nella manica per uscire dall’isolamento.

L’Italia salverà Mosca?
Che uno di questi sia proprio l’Italia? Secondo la Bbc, la vicinanza cronologica tra l’intervista al Corriere della Sera e la visita nel Belpaese potrebbe essere parte di una strategia per favorire il disgelo con l’Europa. D’altronde, Putin sa bene che è sufficiente l’opposizione di uno dei 28 membri Ue per far crollare il castello delle sanzioni. In tale panorama si collocherebbero i continui riferimenti ai proficui rapporti economici tra Russia e Italia, grandi e storiche partner.

La partnership italo-russa sconfiggerà il gelo?
Russia Today è possibilista. L’emittente russa è consapevole che, tra le potenze europee, la Penisola è «moderatamente scettica» sulle sanzioni.  «L’Italia, non essendo anti-russa come altri membri dell’Ue quali gli Stati baltici e la Polonia, potrebbe fare pressioni e silurare i tentativi di accrescere le sanzioni alla Russia». D’altra parte, fa notare The Guardian, a marzo Matteo Renzi è stato il primo leader europeo – per il dispiacere degli Usa – a partecipare a una bilaterale a Mosca dopo l’annessione della Crimea. Per non parlare delle manifestazioni di amicizia giunte a Putin da Matteo Salvini e dalla Lega Nord. The Guardian ricorda poi, tra le altre cose, l’assenza di italiani nella lista degli 89 europei banditi dalla Russia, ma anche le ottime relazioni tra Putin e Berlusconi suggellate dal loro incontro alla fine della lunga giornata italiana.

Gli assi nella manica di Vladimir Putin
La Bbc, però, pare convinta che il tentativo di Putin cadrà nel vuoto. «Come membro del G7, l’Italia ha partecipato all’incontro di lunedì in Baviera, che ha deciso che le sanzioni rimarranno, a meno che la Russia non rispetti gli impegni sanciti negli accordi di Minsk». Una linea confermata da Paolo Gentiloni: sì al dialogo con Mosca, ma l’Italia resta al fianco dell’Occidente. Nonostante ciò, la strategia di Putin prosegue: una strategia che consiste nel «cercare crepe nella corazza europea, corteggiando la Grecia a corto di soldi, o stringendo relazioni con i partiti di estrema destra, come il Front National». Per non parlare, poi, della sempre maggiore collaborazione strategica ed economica con la Cina. Insomma: Putin non è tipo da darsi per vinto, e, prima di farlo, ha di certo vari assi nella manica da sfoderare.