Tsipras, una mano al portafoglio, l’altra a Putin
Il premier Greco si è prenotato per essere presente alla Parata del 9 maggio sulla Piazza Rossa. Atene esprime inoltre la sua contrarietà alle sanzioni contro la Russia. Dall’Unione Europea piovono critiche per quella viene considerata come una rottura del fronte diplomatico, ma il Cremlino minimizza: “Non capiamo tanta agitazione, è stata una visita come tante.”
ATENE - I greci restituiscono una piccola tranche del loro debito, si tratta di 460 milioni di euro che erano in scadenza con il Fondo Monetario Internazionale. Insomma Tsipras si è piegato a fare i famosi compiti a casa che Bruxselles richiedeva per riaprire la borsa e prestare altri soldi ad Atene. Dalla restituzione dei 460 milioni Tsipras ha tutto da guadagnare: a fronte di di una cifra inferiore al mezzo miliardo riceverà un bel pacco di miliardi per pagare stipendi e pensioni e andare avanti. Ma per quanto? E’ una domanda che si pone anche Tsipras che, non solo è corso da Putin per mandare un messaggino a Merkel e compagnia, ma addirittura si è prenotato con largo anticipo per essere alla parata sulla Piazza Rossa del 9 maggio.
LA POLITICA DEI DUE FORNI - Il gioco di Tsipras è abbastanza chiaro: il premier greco sta preparando il terreno per procurarsi una «clientela» alternativa a quella che potrebbe sanzionarlo nell’eventualità che un giorno si decidesse di realizzare le sue promesse elettorali facendo «marameo» al debito con Bruxelles e all’euro. E’ un gioco molto pericoloso poiché potrebbe cambiare in modo irreversibile gli attuali equilibri internazionali. Il rischio non è stato sottovalutato da Putin, che infatti si è affrettato ad assicurare che Mosca non intende soffiare la Grecia all’Unione Europea.
DEBITI SOVRANI E INGEGNERIA FINANZIARIA- Insomma fra mosse a sorpresa, dispetti e smentite la questione Greca diventa ogni giorno più esplosiva, stabilito che Atene non è la Crimea e inoltre fa parte della Nato. Ora di fronte alla possibilità che passo dopo passo si arrivi a sbocchi i cui danni potrebbero essere incalcolabili è lecito chiedersi: ma per disinnescare la mina Greca ( e quella di altri debiti sovrani) i soloni, ovvero i «sola» (come si dice a Roma) che si sono inventati armi di distruzione di massa come i derivati e altre «sole» finanziarie globali, è possibile che non riescano a trovare altre soluzioni che non quelle affidate al pallottoliere degli usurai?
LA NOTIZIA- La Grecia ha restituito al Fondo monetario internazionale (Fmi) il prestito da 460 milioni di euro nel giorno in cui scadevano i termini per il rimborso (9 aprile). A confermarlo è stata una fonte del ministero delle Finanze ellenico: "Il pagamento è stato registrato e sarà effettuato in giornata", ha dichiarato la fonte governativa. Intanto, il premier greco Alexis Tsipras ha incontrato a Mosca il presidente russo Vladimir Putin, un incontro definito "molto positivo" dal Cremlino. Tsipras tornerà a Mosca il 9 maggio, per la Parata sulla Piazza Rossa. La visita di Tsipras doveva infatti tenersi a maggio, ma è stata anticipata anche alla luce delle difficoltà finanziarie della Grecia, e degli attriti tra Bruxelles e Atene per i debiti contratti dal paese ellenico.
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