18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
La crisi ucraina

Barroso a Putin: «Nessuna azione, neppure umanitaria»

Ma la Russia replica di avere raggiunto un accordo con Kiev e di essere pronta a inviare, con la regia della Croce Rossa, un «convoglio umanitario» nella regione sconvolta da quattro mesi di scontri tra esercito ucraino e insorti filorussi.

BRUXELLES - L'Ue mette in guardia Vladimir Putin dall'idea di intraprendere qualsiasi azione nell'EST dell'Ucraina, «sotto qualsiasi pretesto». Ma la Russia replica di avere raggiunto un accordo con Kiev e di essere pronta a inviare, con la regia della Croce Rossa, un «convoglio umanitario» nella regione sconvolta da quattro mesi di scontri tra esercito ucraino e insorti filorussi.

Le due posizioni, apparentemente in netto contrasto, sono emerse dai resoconti - uno in arrivo da Bruxelles, il secondo dal Cremlino - su una conversazione telefonica tra il presidente della Commissione UE, José Manuel Barroso e il capo dello Stato russo.

«Parlando con il presidente Putin, il presidente Barroso ha detto che l'Ue si unirà agli sforzi internazionali per assistere la gente in difficoltà come risultato del conflitto», cita una nota dell'esecutivo europeo, aggiungendo che l'Europa è contraria a qualsiasi azione di natura militare, «dietro qualsiasi pretesto», usando la formula utilizzata in questi giorni per esprimere il timore che Mosca possa intervenire nell'Est dell'Ucraina adducendo motivi umanitari.

Putin, riferisce una nota del Cremlino, ha detto al capo dell'esecutivo UE che le conseguenze dell'operazione militare in Ucraina dell'Est «sono disastrose e che la zona del conflitto va urgentemente rifornita con aiuti umanitari», si legge in un comunicato del Cremlino diffuso dopo la telefonata.

«E' stato reso noto che la parte russa, in collaborazione con rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa invia in Ucraina un convoglio umanitario», cita la nota russa, con una formula che lascia indefiniti i tempi previsti per la missione che gli Usa e la stessa Ucraina temono possa sfociare in un intervento russo "mascherato".

Oggi il ministro russo degli Esteri Sergey Lavrov ha detto che la possibilità di una missione umanitaria nell'Est cdell'Ucraina è stata «discussa nel dettaglio con il governo ucraino e la Croce Rossa Internazionale», auspicando «questa missione avrà presto luogo» e che i partner occidentali «non si metteranno di traverso».