7 giugno 2023
Aggiornato 10:30
Aereo abbattuto

Riprendono le indagini

Secondo la commissaria Onu per i diritti umani, Navi Pillay, l'abbattimento del volo MH17 può essere classificato come un crimine di guerra. Mentre i ministri degli Esteri russo e americano, Sergei Lavrov e John Kerry, si accusano reciprocamente di pesanti responsabilità nel conflitto armato, poliziotti australiani e olandesi sono pronti a riprendere le indagini sul sito dello schianto.

ROMA - Erano 298 le persone a bordo del Boeing della Malaysia Airlines, partito da Amsterdam alla volta di Kuala-Lumpur il 17 luglio scorso; 193 delle vittime erano di nazionalità olandese e 28 di nazionalità australiana. L'abbattimento del volo MH17, nella zona dell'Ucraina dell'est controllata dai separatisti filorussi, potrebbe avere ripercussioni più gravi del previsto, secondo la commissaria Onu per i diritti umani Navi Pillay: «Questa violazione del diritto internazionale, alla luce delle circostanze, potrebbe essere assimilata a un crimine di guerra», ha dichiarato in un comunicato.

Lavrov-Kerry: accuse reciproche  - Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha accusato il collega Usa di ostacolare il lavoro degli ispettori Osce in Ucraina e, in una conversazione telefonica, ha chiesto a John Kerry di ordinare ai suoi subordinati di «smettere di disturbare il lavoro in corso dell'Osce».

Gli osservatori dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa non sono, infatti, riusciti ad accedere al sito dello schianto dell'aereo di linea malese, a causa dei pesanti bombardamenti sull'area. Mosca ha accusato Washington di «condividere la responsabilità del sangue versato» nell'est dell'Ucraina. Usa ed Europa accusano a loro volta Mosca di sostenere i ribelli separatisti ucraini, e affermano che ad abbattere l'aereo il 17 luglio scorso è stato un missile di fabbricazione russa.Il dipartimento di Stato ha fatto sapere che Kerry, durante la conversazione con Lavrov, ha a sua volta invitato la Russia a «cominciare a contribuire alla de-escalation del conflitto», mediante l'interruzione dell'ingente flusso di armi pesanti, razzi e proiettili di artiglieria dalla Madrepatria all'Ucraina. I due ministri hanno concordato, tuttavia, sulla necessità di una tregua in est Ucraina. Secondo Washington, Kerry avrebbe sottolineato il «sostegno degli Usa per una tregua bilaterale verificata dall'Osce, e ha riconfermato il nostro forte sostegno a un'indagine internazionale sui fatti dell' MH17».

Riprendono le indagini olandesi e australiane - Nel frattempo, una squadra di poliziotti australiani e olandesi cercherà di nuovo di raggiungere il sito dello schianto, anche se la situazione rimane tesa. Lo ha riferito un alto funzionario della polizia di Sydney, dopo che ieri il team è stato costretto a desistere a causa dei combattimenti in corso nell'area, controllata dai ribelli separatisti filorussi.

«Come sapete, questa missione è fallita ieri a causa dell'intensità dei combattimenti in corso, sia lungo la strada che porta al sito che sullo stesso sito», ha detto il vicecommissario della polizia federale australiana Andrew Colvin.

Ma gli agenti, accompagnati dagli osservatori dell'Osce, tenteranno di nuovo di raggiungere il luogo. Colvin ha tenuto a sottolineare che i poliziotti, non armati, vogliono esaminare il luogo dello schianto ai fini dell'indagine in corso e che la missione potrebbe durare cinque-sette giorni.