Cameron: «Ora restare sarà più difficile»

LONDRA - Quello di oggi «è un brutto giorno per l'Europa, che indebolisce la posizione dei governi e del Parlamento». Lo ha affermato il premier britannico David Cameron, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo che ha designato Jean-Claude Juncker alla guida della prossima Commissione europea. Una scelta a cui Londra si è opposta fino all'ultimo, assieme all'Ungheria.

Ora più difficile restare nell'UE
«Non penso che sia la persona giusta per quella posizione e non penso che sia stata seguita la giusta procedura di scelta», ha spiegato Cameron. E incalzato dai giornalisti sull'incapacità della Gran Bretagna di impedire questa designazione «quando credi in qualcosa, quando sei convinto di certi principi poi ti ci devi attenere», ha risposto.
«Penso di aver fatto la cosa giusta per il mio paese», ha concluso il premier britannico che però ha dovuto ammettere «ora il lavoro si è fatto più duro per restare nell'Ue, non è un compito impossibile ma chiaramente ora è più duro».

I vizi di Juncker secondo i media britannici
Mentre il premier Cameron combatteva la sua battaglia per impedire l'ascesa di Jean-Claude Juncker alla testa della Commissione europea, i media britannici lanciano le ultime bordate contro il lussemburghese. Juncker, scrivono vari quotidiano, ha un problema: beve un po' troppo.
L'offensiva non viene soltanto dai tabloid. L'autorevole - e conservatore - Telegraph, titola oggi a caratteri quasi cubitali: «Timori sui consumi alcolici di Juncker» e citando fonti diplomatiche sostiene che la predilizione di Juncker per gli alcolici «è stata discussa negli ultimi tempi con apprensione da diversi leader europei».
Sulla stessa falsariga i commenti del Daily Mail e del Times che al vizio di bacco aggiunge un ulteriore capo d'accusa: Juncker oltre a flirtare con l'alcool fumerebbe «come un turco».