Strage di migranti tra Grecia e Turchia
18 migranti sono morti nel Mar Egeo mentre le ricerche proseguono per cercare eventuali sopravvissuti. Una barca di dieci metri e un gommone si sono capovolti tra la costa turca e l'isola greca di Samos.
ATENE - Almeno 18 migranti sono morti nel naufragio avvenuto questa mattina nel Mar Egeo, mentre un'altra decina di loro risultano ancora dispersi. Stando a quanto reso noto dalla Guardia costiera greca, 14 vittime sono state rinvenute su uno yacht di 10 metri trainato a riva. Le altre quattro vittime, tra cui due donne, sono state ripescate in mare.
Si stima fossero circa 65 i migranti a bordo di due imbarcazioni partite dalla Turchia e naufragate nei pressi dell'isola greca di Samos.
LE RICERCHE - Alle ricerche tuttora in corso per l'individuazione di altri naufraghi partecipano tre pescherecci, una nave della guardia costiera, una nave della Frontex, navi della marina militare greca ed elicotteri.
Il Mare Egeo fra Turchia e Grecia è diventato negli ultimi mesi una zona di intenso passaggio di clandestini verso l'Ue dopo che i controlli alle frontiere terrestri sono stati rafforzati da Ankara e Atene. Solo nell'ultimo weekend la guardia costiera greca ha soccorso e portato in salvo circa 250 immigrati.
Dall'inizio dell'anno, altri 19 migranti sono annegati durante durante queste pericolose traversate. Secondo un rapporto di Amnesty International, tra l'agosto del 2012 e il marzo del 2014 sono spariti tra le onde del mar Egeo almeno 188 persone, tra cui molti bambini.
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