20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Lavoro minorile

150 milioni di bambini sfruttati nel mondo

Sono centocinquanta milioni nel mondo i bambini tra i 5 e i 14 anni che sono impiegati nel lavoro minorile. Lo stima l'Unicef in occasione della Giornata contro il lavoro minorile che si celebra domani

ROMA - Sono centocinquanta milioni nel mondo i bambini tra i 5 e i 14 anni che sono impiegati nel lavoro minorile. Lo stima l'Unicef in occasione della Giornata contro il lavoro minorile che si celebra domani.
Dei 115 milioni di bambini di età compresa tra i 5 e i 17 anni impiegati nelle forme peggiori di lavoro minorile, come quelle che prevedono carichi pesanti, contatto con sostanze chimiche e un orario di lavoro prolungato, il 60% risulta impiegato nell'agricoltura; il 7% nell'industria e il 26% nei servizi. Nell'Africa subsahariana più di un terzo dei bambini lavora.

SPEZZARE IL CIRCOLO VIZIOSO - «Il lavoro minorile è sia causa che conseguenza della povertà e del disagio sociale» - ha dichiarato Giacomo Guerrera, Presidente dell'UNICEF Italia, in occasione della Giornata contro il lavoro minorile, domani 12 giugno. «Nei paesi in via di sviluppo, molti bambini sono costretti a lavorare perché sono orfani o separati dalle famiglie, o perché devono sostenere il reddito familiare. La crisi finanziaria globale ha ulteriormente spinto i minori ad avviarsi precocemente al lavoro, specie verso le forme di lavoro più pericolose. E per le bambine la situazione è ancora più pesante, perché oltre a lavorare, esse devono occuparsi dei lavori domestici e della cura dei fratellini più piccoli, rinunciando alla scuola. Se è vero che la povertà è il seme del problema, bisogna intervenire per spezzare il circolo vizioso povertà-lavoro minorile-ignoranza-povertà», ha concluso Guerrera.