Teheran avverte i Paesi del Golfo: Non perdoneremo il sostegno agli USA
Lo ha affermato presidente Parlamento, Ali Larijani. Riyadh si è già detta disposta a compensare gli effetti di un possibile embargo occidentale alle esportazioni petrolifere iraniane aumentando la propria quota di produzione, atteggiamento che Teheran ha definito «ostile»
TEHERAN - L'Iran «non perdonerà» ai Paesi del Golfo il sostegno ai «complotti» statunitensi contro la Repubblica Islamica: lo ha affermato il presidente del Parlamento iraniano, Ali Larijani.
«Consigliamo ad alcuni Paesi che hanno sostenuto Saddam Hussein e che ora sostengono i complotti americano contro l'Iran di cambiare politica: se tali complotti si materializzassero il popolo iraniano non perdonerà una seconda volta e vi saranno conseguenze per la regione», ha avvertito Larijani alludendo soprattutto ad Arabia Saudita e Kuwait.
Riyadh si è già detta disposta a compensare gli effetti di un possibile embargo occidentale alle esportazioni petrolifere iraniane aumentando la propria quota di produzione, atteggiamento che Teheran ha definito «ostile».
Ahmadinejad: Al via a giorni importanti progetti nucleari - L'Iran «inaugurerà nei prossimi giorni diversi progetti nucleari importanti»: lo ha dichiarato il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, in occasione del 33esimo anniversario della Rivoluzione islamica del 1979, senza aggiungere ulteriori dettagli.
Inviato cinese a Teheran il 12 e 13 febbraio su nucleare - La Cina ha annunciato oggi l'invio di un proprio rappresentante in Iran, a fronte delle crescenti tensioni sul programma nucleare iraniano. Stando a quanto precisato oggi dal portavoce del ministero Liu Weimin, il viceministro degli Esteri cinese Ma Zhaoxu sarà in Iran il 12 e il 13 febbraio.
«Solo dialogo e cooperazione possono risolvere la questione nucleare iraniana - ha detto Liu - siamo pronti a collaborare con le parti interessati a una veloce ripresa dei colloqui con i Paesi del 5+1 (i cinque Paesi che hanno il diritto di veto al Consiglio di sicurezza Onu, ossia Cina, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Russia, più la Germania, ndr)».
Il portavoce ha quindi rivolto un appello a Teheran perchè rafforzi la sua cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), attesa a Teheran il 20 e 21 febbraio.
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