Siria, ancora morti a Homs: le violenze si estendono al Libano
Almeno 25 i morti. Intanto i Sauditi fanno circolare nuova bozza all'ONU
DAMASCO - L'esercito del regime siriano di Bashar al Assad ha continuato a bombardare la città di Homs anche oggi, mentre un generale è stato ucciso a Damasco e la violenza si è estesa anche al vicino Libano: qui due persone sono state uccise e altre 21 ferite in scontri a fuoco tra sunniti libanesi, ostili al regime siriano, e alawiti pro-Assad. Nel frattempo, secondo il quotidiano egiziano Al Ahram, l'Arabia Saudita ha fatto circolare all'assemblea generale delle Nazioni Unite una bozza di piano di pace sulla Siria, simile a quella respinta dal Consiglio di Sicurezza settimana scorsa a causa del veto di Russia e Cina.
Almeno 25 persone sono state uccise nel Paese nella giornata di oggi, dopo che ieri un doppio attentato con autobombe nella città nordoccidentale di Aleppo ha ucciso 28 persone e ne ha ferite 235. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo (Sohr) con sede a Londra, tutti i morti di oggi sono civili, ad eccezione di sei persone. Almeno 10 civili sono stati uccisi dai bombardamenti di artiglieria su Homs, città epicentro della protesta contro Assad e principale teatro del massacro con cui il regime cerca di domare la rivolta. Da ormai oltre una settimana Homs è sotto assedio, e gli attivisti dell'opposizione e le ong parlano di 450 morti.
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