18 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Strage di copti in Egitto

L'Imam di al Azhar lancia l'appello al dialogo

Leader dell'Islam sunnita: «bisogna contenere la crisi». I copti, che rappresentano dal 6 al 10% della popolazione egiziana, ritengono di essere discriminati in una società a grande maggioranza musulmana

IL CAIRO - Il grande imam di al Azhar, Ahmed al Tayyeb, la più alta istituzione dell'Islam sunnita, ha lanciato oggi un appello per l'inizio di negoziati urgenti tra i leader delle comunità musulmana e cristiana, all'indomani della morte di 24 persone in scontri tra copti e forze dell'ordine: lo ha riferito la televisione di stato. L'imam, in particolare, ha chiesto colloqui urgenti ai membri della Famiglia egiziana, un'organizzazione che riunisce religiosi musulmani e cristiani, «al fine di provare a contenere la crisi».

Al Tayyeb ha già preso contatto anche con il patriarca copto Chenuda III, ha riferito la televisione di Stato.

Secondo l'ultimo bilancio fornito dalle autorità locali, 24 persone sono rimaste uccise negli scontri scoppiati ieri sera nel centro del Cairo durante una manifestazione di cristiani copti, i più violenti dalla rivolta dello scorso febbraio che ha portato alla caduta del regime di Hosni Mubarak. Nella notte le autorità hanno imposto un coprifuoco in città, cessato stamattina alle 7, per cercare di riportare l'ordine attorno al Parlamento, la sede del governo e il museo archeologico del Cairo. I feriti sono oltre 200.

Migliaia di cristiani copti erano scesi in piazza per protestare contro la distruzione di una chiesa nella provincia di Assuan, e le violenze sarebbero scoppiate dopo che un gruppo di manifestanti ha gettato delle pietre contro la polizia militare, in assetto antisommossa, schierata davanti all'edificio della televisione di Stato.

I copti, che rappresentano dal 6 al 10% della popolazione egiziana, ritengono di essere discriminati in una società a grande maggioranza musulmana.