Siria, dispersa con la forza manifestazione con 150 donne
Riunite a Damasco esprimevano sostegno alla città assediata di Daraa
DAMASCO - Una manifestazione di 150 donne riunite a Damasco in sostegno della città assediata di Daraa, focolaio della contestazione anti-regime, è stata dispersa con la forza mentre un giornalista siriano è stato arrestato. Lo ha annunciato uno dei partecipanti.
«Procediamo da via Hamra a piazza Arnous, nel centro città, quando le forze di sicurezza ci hanno intimato l'ordine di fermarci», ha affermato Fadwa Suleiman, un'attrice. «Un giornalista siriano si è visto sequestrare l'apparecchiatura fotografica ed è stato arrestato dalle forze di sicurezza, che hanno colpito altre donne», ha aggiunto Suleiman. Le donne -giornaliste, universitarie, artiste e intellettuali - «di tutte le confessioni» hanno esposto cartelli sui quali era scritto «No alla violenza», «no ai massacri», «revocate l'assedio dei bambini di Daraa», secondo l'attrice. «Non siamo salafite, non facciamo nulla di male e non violiamo la costituzione. Manifestare è un diritto legittimo», ha garantito, «Siamo con le riforme, con le libertà».
Lo scorso fine settimana, un altro gruppo di 150 donne si era radunato di fronte al parlamento in segno di solidarietà con Daraa (sud) e Duma (15 chilometri a nord di Damasco), circondate dall'esercito da una settimana.
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