19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
In Siria si profila uno scenario libico

Debka: Manifestanti pronti ad armarsi contro i tank di Damasco

Dopo aver appreso che ufficiali iraniani guidano la repressione

ROMA - In Siria si profila uno scenario libico, con i dimostranti pronti a imbracciare le armi contro il regime di Damasco. E' quanto scrive oggi il sito israeliano Debka, riferendo di civili visti ieri per la prima volta con armi anti-carro nelle città di Daraa, Banias e Jableh, dove il regime ha inviato i carri armati per reprimere le proteste.
Secondo alcune fonti militari sentite da Debka, i manifestanti avrebbero deciso di armarsi dopo aver appreso che sono gli ufficiali della Guardia rivoluzionaria iraniana a guidare la repressione. Nei giorni scorsi è stata la stessa amministrazione Usa ad accusare Teheran di assistere Damasco contro le proteste di piazza; accusa smentita sia dall'Iran che dalla Siria.

PANICO E TERRORE - Fonti militari occidentali ritengono che la prossima fase della crisi siriana vedrà i dimostranti trasformarsi in ribelli, pronti a prendere di mira i carri armati e i mezzi blindati che oggi guidano l'assalto delle unità a piedi nelle città sotto assedio, mentre i cecchini appostati sui tetti colpiscono dimostranti e passanti. Nei primi due giorni dell'operazione militare lanciata da Damasco, i carri armati hanno diffuso panico e terrore nelle città, garantendo anche uno scudo ai soldati che prendevano di mira i civili. Mettere fuori uso i tank significherebbe costringere il regime a cambiare tattica e a impiegare più soldati per sparare ai manifestanti ed eseguire gli arresti di massa. Ma, secondo i manifestanti, un maggior ricorso alle forze armate aumenterebbe il rischio di defezioni e ammutinamenti.