L'esercito invia rinforzi a Daraa, almeno sei morti
Colpi d'arma da fuoco nel corso di tutta la notte
NICOSIA - Almeno sei persone sono state uccise ieri dai colpi sparati dalle forze di sicurezza a Daraa, epicentro della contestazione contro il regime di Assad, dove da ieri sono arrivati rinforzi dell'esercito siriano. Secondo un attivista locale, Abdallah Abazid, «almeno 6 martiri sono caduti sotto i colpi delle forze di sicurezza e dell'unità 4 dell'esercito». Fra le vittime figura anche un imam di una moschea della città, nel sud della Siria. Colpi d'arma da fuoco sono risuonati anche nel corso della notte: «I blindati hanno preso posizione e sono stati istituiti dei posti di blocco agli ingressi della città», continua il militante per i diritti dell'uomo.
Secondo le autorità siriane, che fin dall'inizio della protesta accusano delle «bande criminali» di essere all'origine degli scontri, l'esercito è entrato a Daraa «su appello degli abitanti» per mettere fine alle azioni dei «gruppi terroristi estremisti».
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