7 maggio 2024
Aggiornato 11:30
Siria «stupita» dalle accuse americane

Damasco replica a Obama: Le sue dichiarazioni non sono oggettive

Ieri la Casa Bianca ha condannato con parole durissime la repressione in Siria

DAMASCO - Le autorità siriane rispondono al presidente Usa Obama. Le sue dichiarazioni sui fatti di ieri «mancano di oggettività», dice un alto funzionario siriano, e si basano su una visione «distorta» di quanto accaduto.

Riferendosi alle dure parole con cui Obama ha condannato la repressione sanguinosa delle manifestazioni popolari di ieri, il funzionario citato dall'agenzia ufficiale Sana, precisa: «La Siria è dispiaciuta per il comunicato del presidente americano sulla situazione in Siria; le sue osservazioni non sono basate su una visione oggettiva dei fatti reali sul terreno».
La Siria - prosegue la risposta - si stupisce dell'insistenza con cui l'amministrazione americana ripete le accuse secondo cui Damasco cercherebbe l'aiuto dell'Iran per gestire la situazione interna».

Ieri la Casa Bianca ha condannato con parole durissime la repressione in Siria. «Gli Stati Uniti condannano nei termini più forti il ricorso alla forza contro i dimostranti da parte del governo siriano. Questo ricorso rivoltante alla violenza per lottare contro le manifestazioni deve cessare immediatamente», ha dichiarato Obama in un comunicato.
Il presidente americano ha d'altra parte ritenuto che queste violenze dimostrino che l'annuncio del regime della revoca dello stato d'emergenza non è «serio» e ha direttamente accusato il presidente Bashar al Assad di cercare l'aiuto di Teheran per compiere questa repressione. «Invece di ascoltare il suo popolo, il presidente Assad accusa gli stranieri pur cercando di ottenere l'aiuto iraniano per reprimere siriani con le stesse tattiche brutali di quelle che sono utilizzate dai suoi alleati iraniani», ha affermato Obama.