Yemen, continuano le proteste nel Paese
San'a, Aden, Hodeida, spari su manifestanti e poliziotti
SAN'A - Guerriglia urbana nello Yemen incendiato dalla protesta contro il presidente-dittatore Ali Abdullah Saleh, al potere da 32 anni: tra ieri e oggi è salito ad almeno otto persone uccise e decine di feriti il bilancio delle vittime degli scontri fra polizia e manifestanti anti-regime in diverse città del Paese.
Un uomo in motocicletta ha aperto il fuoco all'alba su alcuni manifestanti radunati a Hodeida, nell'ovest dello Yemen, uccidendone uno e ferendone in modo lieve altri otto, secondo fonti dei contestatori. Il motociclista è riuscito a darsi alla fuga dopo avere sparato sui dimostranti che dormivano su piazza della Vittoria, divenuta luogo di sit-in permanente contro il presidente Saleh.
Ad Aden, nel sud, un poliziotto è stato ucciso e sei persone, tra cui altri tre agenti, sono state ferite dai colpi esplosi da alcuni manifestanti anti-governativi. Gli oppositori del regime di Saleh hanno sparato dopo che le forze di sicurezza hanno tentato di accerchiare il quartiere di Saada. Aden è uno dei bastioni delle proteste contro il presidente Ali Abdallah Saleh. Oggi la città sul Mar Rosso è quasi deserta, dopo che il comitato anti-regime ha lanciato uno sciopero generale. Secondo una fonte militare, alcune unità della Marina militare si sono inoltre rifiutate di partecipare alla repressione dei manifestanti ad Aden.
Nella capitale San'a ieri cinque manifestanti sono stati uccisi dalla polizia mentre partecipavano a un corteo per chiedere le dimissioni di Saleh. Secondo il bilancio definitivo ci sono anche una sessantina di feriti «da armi da fuoco e bastonate, di cui 23 in stato grave o serio». Un ospedale da campo è stato approntato nella piazza dell'Università, mentre centinaia di altri manifestanti sono stati colpiti da sintomi di asfissia per l'uso massiccio di gas lacrimogeni da parte della polizia.
Sempre ieri, è stato ucciso un manifestante nella città di Taez (sud ovest del Paese). Nuove manifestazioni sono state indette nel Paese arabo per protestare contro la brutale repressione della polizia. Lo Yemen è scosso dalla fine di gennaio da proteste di massa contro il presidente Saleh: gli scontri fra la polizia e i manifestanti hanno provocato oltre 100 morti e migliaia di feriti.