20 agosto 2025
Aggiornato 09:00
L'europarlamentare critica la legittimazione del movimento islamico

Magdi Allam: Obama sbaglia a fidarsi dei «Fratelli Musulmani»

Gli Stati uniti e l'Europa contro Mubarak senza chiedersi se questo non sarà un pericolo per l'Occidente

ROMA - Gli Stati Uniti e l'Europa non si lascino abbagliare: non ci può essere alcun dialogo con i Fratelli musulmani. Magdi Cristiano Allam, giornalista, scrittore ed europarlamentare, conosciuto per le posizioni spesso critiche verso l'Islam, espone in un'intervista a TmNews il suo disagio per gli sviluppi politici della rivolta popolare in Egitto, dove i Fratelli musulmani stanno emergendo come interlocutore politico e come possibile nuova guida del Paese.

SONO UNA MINACCIA PER LA SICUREZZA DELL’ EUROPA - «Considero come una minaccia seria alla sicurezza e alla stabilità dell'Europa l'eventualità dell'avvento al potere dei Fratelli musulmani. L'Europa deve opporsi, perché si tratta di un movimento islamico radicale, che promuove l'islamizzazione del mondo intero e legittima l'uso della violenza per perseguire questo scopo. Ricordiamoci che Hamas esprime la realtà dei Fratelli musulmani nei territori palestinesi» ha dichiarato Allam.

L’ USCITA DI MUBARAK ACCRESCERA’ L’INSTABILITÀ - «Gli Stati Uniti e l'Europa hanno dimostrato di essere succubi del relativismo: si infervorano per una concezione formalistica della democrazia; arrivano a chiedere le dimissioni del presidente, Hosni Mubarak, senza domandarsi se ciò porterà alla stabilità dell'Egitto o se accrescerà l'instabilità. E, soprattutto, se ciò non si tradurrà nell'avvento al potere dei Fratelli musulmani, e al loro monopolio» ha sottolineato Allam.

L’OCCIDENTE SI STA INNAMORANDO DEI SUOI CARNEFICI - «Obama sbaglia, non ci può essere una legittimazione dei Fratelli musulmani. Mi preoccupa che le posizioni del presidente statunitense coincidano con quelle dei Fratelli musulmani: è come se ci fossimo innamorati dei nostri carnefici senza esserne consapevoli, o accettando aprioristicamente di subirne le conseguenze, all'insegna del rispetto rigoroso della democrazia formale, costi quel che costi» ha aggiunto.