29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Le rivelazioni di WikiLeaks

La Svizzera è l'ultimo rifugio per Assange e il suo sito

Il giornalista potrebbe chiedere asilo a Berna

GINEVRA - Il fondatore di Wikileaks punta ormai sempre più sulla Svizzera per tenere in rete la sua organizzazione, cacciata dagli Stati Uniti dopo la diffusione di 250.000 documenti diplomatici Usa riservati. Lo stesso Julian Assange, cittadino australiano oggi rifugiato nel Regno Unito, ha fatto sapere nelle scorse settimana di aver preso in considerazione l'ipotesi di chiedere asilo nel Paese elvetico.
I legami tra Svizzera e Assange si sono moltiplicati in questi ultimi giorni. Il giornalista australiano ha infatti beneficiato dell'appoggio logistico del Partito dei pirati svizzeri dopo che il sito è stato rimosso da due dei suoi principali host, Amazon.com e EveryDNS.net, e ha aperto un conto alle Poste svizzere, in cui riceve le donazioni dei suoi sostenitori. Sabato scorso, l'azienda Usa di transazioni finanziarie Paypal ha annunciato di aver sospeso l'accesso al conto utilizzato da Wikileaks, giustificando la sua decisione con le attività «illegali» condotte dall'organizzazione.