26 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Medio Oriente

Israele: useremo la forza per fermare la barca diretta a Gaza

L'ambasciatore israeliano all'ONU: «Cercano di causare scontro e fare crescere la tensione nella Regione»

NEW YORK - Israele si riserva il diritto di utilizzare «tutti i mezzi necessari» per impedire a un'imbarcazione di aiuti umanitari, con a bordo militanti pro-palestinesi, di entrare a Gaza. Lo ha affermato l'ambasciatore d'Israele alle Nazioni Unite, Gabriela Shalev.

LETTERA ALL'ONU - In una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, Shalev riferisce che il gruppo organizzatore del viaggio «è sospettato di avere legami con l'organizzazione terroristica Hezbollah». Pur essendo perfettamente al corrente dei canali ufficiali autorizzati per trasportare gli aiuti alla Striscia di Gaza, gli organizzatori «cercano di causare uno scontro e fare crescere la tensione nella nostra Regione», prosegue la lettera.
«Riguardo all'attuale situazione di conflitto armato tra l'organizzazione terroristica Hamas e lo Stato ebraico (...), Israele si riserva il diritto, in conformità alle leggi internazionali, di utilizzare tutti i mezzi necessari» per impedire a questa barca di «violare il blocco navale di Gaza».

Ieri, un'associazione libanese cha organizza la spedizione umanitaria per Gaza, ha annunciato che domenica un'imbarcazione con a bordo militanti pro-palestinesi e aiuti lascerà il Libano per Cipro.
Il 31 maggio scorso, un attacco condotto dall'esercito israeliano contro una flottiglia umanitaria internazionale diretta verso Gaza è costato la vita a nove passeggeri turchi.