24 aprile 2024
Aggiornato 12:30
«Atto simbolico»

Celebrazioni Ramadan, la Turchia esclude Israele

Non invitato l'Ambasciatore israeliano per protesta contro l'incursione su «flottiglia della pace». Il Pkk dichiara tregua unilaterale per il Ramadan

ANKARA - Il partito per la Giustizia e lo Sviluppo (Akp) del premier turco Recep Tayyip Erdogan ha escluso l'ambasciatore dello Stato ebraico in Turchia, Gabi Levi, dalla tradizionale cena per celebrare la fine del Ramadan come protesta per l'incursione israeliana sulla «flottiglia della pace» del 31 maggio scorso, nella quale morirono nove cittadini turchi.
Come riporta il quotidiano israeliano Ha'aretz, l'Akp ha precisato che l'esclusione non è dovuta a «motivi personali», ma ad un «atto simbolico» contro le politiche dello Stato ebraico.

INCHIESTE SEPARATE - Israele e Turchia stanno conducendo inchieste separate sull'incursione: le rispettive conclusioni verranno trasmesse a una Commissione internazionale creata dall'Onu per indagare sulla vicenda, della quale fanno parte un rappresentante israeliano (per lo Stato ebraico si tratta della prima partecipazione ad una commissione dell'Onu su una vicenda che riguarda le proprie forze armate) e uno turco.

TREGUA UNILATERALE DEL PKK - I ribelli turchi del Pkk che si trovano nel Kurdistan iracheno hanno dichiarato un cessate il fuoco unilaterale in occasione del Ramadan, il mese sacro per i musulmani: lo ha reso noto un portavoce dell'organizzazione indipendentista, Bouzan Teken. Durante il periodo che va da oggi al 20 settembre, il Pkk si asterrà dal condurre operazioni militari in territorio turco, anche se si difenderà se attaccato; in passato il governo di Ankara - che ha chiesto la cooperazione statunitense ed irachena per eliminare le basi del Pkk in Iraq, ordinando anche incursioni oltre confine - ha sempre ignorato le tregue annunciate dall'organizzazione curda.