Medvedev apre la Piazza Rossa alle truppe Nato
Celebrazione della vittoria sul nazismo. Ma i veterani protestano. Comunisti alla Lubianka
MOSCA - «Il mondo è ancora fragile». Dmitri Medvedev apre la Piazza Rossa alle truppe della Nato. Ma il desiderio russo di una presenza internazionale molto ampia per il 9 maggio è stato esaudito solo in parte: la celebrazione della vittoria sul nazismo offre comunque l'occasione al leader del Cremlino di ricordare la «lezione della seconda guerra mondiale» e pronunciare un appello all'unità.
Il discorso del presidente, come da tradizione apriva uno dei momenti di nazionalismo piu' spinto, le marce dei soldati, il passaggio dei carri armati. Lo sfoggio di missili Topol e le peripezie in aria dei Mig. Ma l'evento questa volta aveva un respiro piu' ampio, a confronto del mero 'sfoggio di muscoli' degli anni passati.
In tribuna d'onore il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente cinese Hu Jintao, il capo di stato polacco ad interim Bronislaw Komorowski e un'altra ventina di leader stranieri. Un numero esiguo rispetto al previsto: assenti per cause di forza maggiore Barack Obama, Gordon Brown, Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy.
La parata è stata in realtà uno spettacolo militare dilatato su decine di città russe e ucraine, su 11 fusi orari, ma sincronizzato sulle 10 di Mosca. E la presenza di truppe internazionali sulla Piazza Rossa - un tempo il cuore dell'Unione Sovietica - e stato un gesto simbolico di grande rilevanza e di apertura, dopo il rinnovato accordo Russia-Usa sulla riduzione delle armi strategiche. E soprattutto l'ennesima sfida del presidente Medvedev a chi vorrebbe rinverdire lo spirito dei due blocchi e rinnovare il mito di Stalin.p>
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