29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
La Casa Bianca: «così si isolano dal mondo»

Nucleare, Ahmadinejad: «Costruiremo dieci nuovi impianti»

Sì a 10 nuovi siti. Il presidente: potremmo arricchire l'uranio al 20%. Gli Usa: Teheran verso nuove violazioni

TEHERAN - Il governo iraniano ha annunciato di voler costruire dieci nuovi impianti per l'arricchimento dell'uranio: è quanto riportano i mezzi di comunicazione iraniani. La decisione è stata adottata al termine di un consiglio dei Ministri presieduto dal Capo dello Stato Mahmoud Ahmedinejad, il quale ha anche annunciato di voler valutare nella prossima riunione dello stesso consiglio, in calendario mercoledì, la possibilità di produrre dell'uranio arricchito al 20% da utilizzare nel reattore di ricerca di Teheran.
Per quel che riguarda gli impianti, cinque dovrebbero essere costruiti su siti già appositamente localizzati, mentre per gli altri l'Agenzia Atomica iraniana dovrà identificare dove dislocarli.

NO A BOZZA AIEA - L'annuncio arriva poche ore dopo che il Parlamento iraniano ha deciso di limitare al minimo indispensabile la cooperazione con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), in seguito alla risoluzione di condanna adottata venerdì dal Consiglio dei Governatori.

La risoluzione, presentata dai sei Paesi coinvolti nei negoziati con Teheran (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza e la Germania) chiede che Teheran sospenda i lavori di costruzione del sito nucleare di Qom e di fornire maggiori informazioni sugli obbiettivi dell'impianto - rimasto segreto fino allo scorso settembre - e sul suo calendario di realizzazione; infine, le autorità iraniane dovranno «confermare» di «non avere preso alcuna decisione quanto alla costruzione o all'autorizzazione alla costruzione di siti nucleari che non siano stati segnalati all'Aiea».

Il documento - approvato con 24 voti a favore su 35, contrari solo Venezuela, Cuba e Malaysia - non è di per sé vincolante ma viene automaticamente sottoposto all'attenzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che dovrà valutare ora l'ipotesi di nuove sanzioni.

LE REAZIONI - «Preoccupazione» espressa da Londra, mentre è stata ancora dura la reazione del Dipartimento di stato americano all'annuncio di Teheran sui nuovi siti: gli Stati Uniti hanno bollato la costruzione dei nuovi impianti come una nuova violazione da parte dell'Iran dei «suoi obblighi di sospendere tutte le sue attività di arricchimento». Secondo la Casa Bianca, questi piani sono un altro esempio della scelta di Teheran di «isolarsi dal resto del mondo».