19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Mondo. Nucleare iraniano

Nucleare, l'Iran apre a ispezioni Aiea in suo secondo sito

Obama minaccia nuove sanzioni

TEHERAN - L'Iran fisserà con l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) una data per un sopralluogo nel suo nuovo centro di arricchimento dell'uranio da parte degli ispettori dell'agenzia. Lo ha dichiarato il numero uno dell'Organizzazione iraniana dell'energia atomica, Ali Akbar Salehi, all'indomani della rivelazione al mondo dell'esistenza di questo secondo sito per l'arricchimento in Iran.

«A proposito delle ispezioni, il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha detto che non abbiamo problemi per una ispezione che sia conforme alle regole. Discuteremo con l'Agenzia di questa questione e annunceremo la data dell'ispezione dopo un accordo con l'Aiea», ha detto Salehi alla televisione di Stato. «Il nuovo sito si trova sulla strada fra Teheran e Qom, a 100 chilometri da Teheran. Ulteriori dettagli saranno forniti successivamente», ha detto ancora prima di aggiungere: «Non chiediamo il permesso a nessuno sulle nostre attività nucleari. Non rinunceremo mai al nostro assoluto diritto al nucleare nel quadro dei nostri impegni internazionali».

E' stata l'Aiea ieri ad annunciare che le autorità iraniane l'avevano informata il 21 settembre della costruzione di un secondo centro di arricchimento dell'uranio, oltre a quello di Natanz. Una rivelazione che ha suscitato l'irritazione di Israele e dei leader occidentali, in particolare del presidente americano Barack Obama che ha minacciato Teheran di nuove sanzioni.

«Siamo sorpresi dal rumore e dalla propaganda» su questa questione, ha dichiarato ancora Salehi riferendosi alla presa di posizione dei presidenti americano e francese, Barack Obama e Nicolas Sarkozy e del Primo ministro britannico Gordon Brown a margine della riunione del G20 a Pittsburgh.

Salehi ha infine dichiarato che l'Iran, conformemente ai suoi impegni presso l'Aiea, non era obbligato a rivelare l'esistenza di questo sito. «Non eravamo obbligati ad annunciare l'esistenza di questo centro. Eravamo tenuti a farlo 180 giorni prima dell'introduzione di materiali radioattivi. Invece abbiamo fatto l'annuncio più di un anno prima di questa data e nonostante ciò c'è stato tutto questo rumore e questa propaganda», ha affermato.