Papa: Troppo sangue versato ancora oggi nel mondo, vita è sacra
Angelus dopo messaggio a G8: Troppa violenza, ingiustizia e odio
Città del Vaticano - Troppo sangue continua a scorrere al giorno d'oggi nel mondo. Dopo il messaggio rivolto ai Grandi della terra che si riuniranno tra pochi giorni al G8 dell'Aquila, Benedetto XVI torna a denunciare con queste parole i drammi del mondo, domandandosi, all'Angelus domenicale: «Quando impareranno gli uomini che la vita è sacra e appartiene a Dio solo? Quando comprenderanno che siamo tutti fratelli? ».
«Cari fratelli - ha detto il Papa, rivolgendosi ai fedeli raccolti sotto la sua finestra in piazza San Pietro - sta scritto nella Genesi che il sangue di Abele, ucciso dal fratello Caino, grida a Dio dalla terra . E purtroppo, oggi come ieri, questo grido non cessa, perché continua a scorrere sangue umano a causa della violenza, dell'ingiustizia e dell'odio.
Quando impareranno gli uomini che la vita è sacra e appartiene a Dio solo? Quando comprenderanno - ha domandato Benedetto XVI - che siamo tutti fratelli? Al grido per il sangue versato, che si eleva da tante parti della terra - ha proseguito Ratzinger - Dio risponde con il sangue del suo figlio, che ha donato la vita per noi. Cristo non ha risposto al male con il male, ma con il bene, con il suo amore infinito. Il sangue di Cristo è il pegno dell'amore fedele di Dio per l'umanità. Fissando le piaghe del crocifisso - ha concluso il Papa - ogni uomo, anche in condizioni di estrema miseria morale, può dire: Dio non mi ha abbandonato, mi ama, ha dato la vita per me. E così ritrovare la speranza».
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