8 settembre 2024
Aggiornato 22:00
Fondo Salva Stati

Dombrovskis: «Non mi aspettavo questa reazione dall'Italia»

Il vicepresidente della Commissione europea si schiera con il Premier Conte: «Ho sentito preoccupazione per una ristrutturazione automatica del debito, ma non c'è questo automatismo»

Il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis
Il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis Foto: ANSA

L'automatismo sulla ristrutturazione del debito non c'è mai stato. Il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in un'intervista al Corriere della Sera, afferma di esser rimasto sorpreso per la reazione dell'Italia sulla riforma del Mes, il meccanismo cosiddetto «Salva stati».

«Non mi aspettavo questa reazione a uno stadio così avanzato, dopo una lunga discussione - afferma il vice presidente della Commissione europea -. La riforma del Mes contiene importanti innovazioni, soprattutto il backstop (il paracadute finale ndr) per il Fondo unico di risoluzione che aumenterà la stabilità per tutti i paesi dell'Area Euro. Ho sentito preoccupazione per una ristrutturazione automatica del debito, ma non c'è questo automatismo, nè nel Mes attuale nè nel Trattato della riforma. Sono felice che un accordo di principio sia stato trovato l'altra notte, in modo da rassicurare l'Italia su specifiche preoccupazioni che aveva manifestato».

Ue: Non è aiuto di Stato ricapitalizzazione banca tedesca NordLb

La commissione europea ha concluso che i piani della Germania per rafforzare la posizione patrimoniale della Norddeutsche Landesbank- Girozentrale (NordLb), una banca di proprietà pubblica, sono privi di aiuti di Stato. Lo riferisce un comunicato della Commissione. Le misure comportano un investimento diretto di 2,8 miliardi di euro nonchè investimenti per realizzare i necessari cambiamenti strutturali per garantire che NordLb continui a operare proficuamente sul mercato. La Commissione ritiene che le misure previste saranno attuate a condizioni di mercato, il che significa che lo Stato riceverà una remunerazione in linea con quanto un operatore privato accetterebbe anche nelle stesse circostanze. Pertanto, le misure non comportano aiuti di Stato ai sensi delle norme dell'Ue. La Banca centrale europea, in quanto supervisore responsabile, ha dato la sua approvazione al piano il 29 novembre.