23 aprile 2024
Aggiornato 14:30
La grana Ilva

Ilva, ArcelorMittal sospende lo spegnimento degli impianti. Sindacati da Mattarella

«L'Ilva non chiuderà», ha assicurato successivamente il Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, favorevole alla reintroduzione dello scudo penale. Cdp: «Possibile ruolo a livello partecipate»

Lo stabilimento Ilva di Taranto
Lo stabilimento Ilva di Taranto Foto: ANSA

MILANO (ASKANEWS) - ArcelorMittal accoglie l'invito del Tribunale di Milano e sospende, per il momento, le procedure di spegnimento degli impianti di Taranto in attesa della prima udienza sul ricorso d'urgenza presentato dai commissari dell'ex Ilva, fissata per il 27 novembre. L'annuncio è arrivato mentre era da poco iniziato al Quirinale l'incontro tra il presidente Mattarella e i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.

Sospeso lo spegnimento dell'impianto

A seguito della richiesta dei Commissari al Tribunale di Milano volta all'ottenimento di provvedimenti provvisori relativi all'acciaieria di Taranto, ArcelorMittal «prende atto e saluta con favore la decisione del Tribunale di non accogliere la richiesta di emettere un'ordinanza provvisoria senza prima aver sentito tutte le parti» e «seguirà l'invito del Tribunale a interrompere l'implementazione dell'ordinata e graduale sospensione delle operazioni in attesa della decisione del Tribunale». Prima del comunicato ufficiale dell'azienda era stato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, ad anticipare la notizia a Zapping. «ArcelorMittal a Taranto ha comunicato la sospensione della procedura di spegnimento degli impianti, riaprono anche il commerciale - aveva detto - In attesa della sentenza del giudice di Milano, l'Altoforno 2 resta acceso».

La decisione è stata salutata con favore dai sindacati

«E' un primo risultato importante» ma «non c'è tempo da perdere», ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini. Una «notizia importantissima», ha sottolineato la leader della Cisl Annamaria Furlan, «è un elemento importante, mi auguro sia solo il primo». «Avevamo ragione noi - ha rivendicato il numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo - a voler incontrare la proprietà e non l'amministratore delegato». Nel corso dell'incontro coi sindacati il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ascoltato con grande attenzione le preoccupazioni espresse per quello che ritiene sia un grande problema nazionale che deve essere assolutamente risolto con grande determinazione e impegno.

Gualtieri: «L'Ilva non chiuderà»

L'Ilva non chiuderà, ha assicurato successivamente in serata il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, che si è detto favorevole alla reintroduzione dello scudo penale. «Io penso che ciò deve essere fatto, nel quadro di un accordo con Mittal. Se si definirà un accordo sul futuro dell'Ilva c'è anche questa componente, che non è però l'unica». Venerdì, infine, è atteso un incontro tra il premier Giuseppe Conte e il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, con i vertici di AncelorMittal.

Cdp: «Possibile ruolo a livello partecipate»

Ilva «è una situazione per la quale ci sono dei colloqui in corso, per cui ogni commento sarebbe assolutamente superfluo. Ovviamente seguiamo con grande attenzione ma attendiamo quello che avviene nell'ambito di altre situazioni che sono in questo momento in corso». Lo ha detto il presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, a margine delle celebrazioni dei 170 anni di attività di Cassa, spiegando che Cdp non può avere un ruolo diretto nel rilancio dell'ex Ilva ma potrebbe averlo a livello di enti locali e società partecipate.

«Il ruolo che Cdp può avere al di là del coinvolgimento diretto in una situazione che è oggetto di altre conversazioni - ha detto - è ovviamente di grande attenzione a quel che avviene sul territorio, a livello di enti locali, a livello di tutte le nostre società partecipate. Questo è sicuramente un ambito nel quale noi possiamo pensare di svolgere un ruolo».