Landini a Conte: «La gente capisce la svolta se vede il netto in busta paga salire»
Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, nel corso del dialogo con il premier Conte alle Giornate del Lavoro 2019, accogliendo gli applausi della sala
LECCE - «Dite che non si può fare tutto domattina ma siccome avete usato le parole svolta e cambiamento vorrei dirvi che la gente capisce la svolta e il cambiamento se vede che il netto in busta paga o in pensione aumenta, se non lo vede non lo capisce». Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, nel corso del dialogo con il premier Conte alle Giornate del Lavoro 2019, accogliendo gli applausi della sala. «Ci lavoriamo, ci lavoriamo, da subito, già quest'anno», ha prontamente replicato Conte.
«No a uomini soli al comando»
La Cgil «è una organizzazione vicina alle persone, siamo una organizzazione fondata sulla partecipazione e sulla democrazia e a noi gli uomini soli al comando non ci sono mai piaciuti, chi parla di pieni poteri ci mette preoccupazione, perchè la democrazia la vogliamo praticare». All'evento organizzato dalla Cgil per la prima volta partecipa un presidente del Consiglio: «è un onore che ci responsabilizza - ha detto Landini rivolgendosi a Conte - è importante la sua presenza per il riconoscimento delle parti sociali, speriamo che dal dialogo possano uscire cose importanti perchè abbiamo tanto da fare per cambiare questo paese. Il paese ha bisogno di dialogo e di confronto per risolvere i problemi che ha», ha proseguito Landini, sottolineando come il rilancio del Paese «passa attraverso il rilancio del mezzogiorno».
«Diritti fondamentali siano garantiti per tutti»
Il progetto sull'autonomia differenziata «che avevamo sentito finora a noi non è mai piaciuto. Alcune parole del ministro Boccia che dice che questa discussione la facciamo avendo in mano la Costituzione a me sono piaciute, è già un modo molto buono per partire. Il punto è se partiamo tutti sapendo che siamo un paese - ha spiegato - il diritto all'istruzione, alla sanità, al lavoro devono rimanere diritti che tutti hanno, non possono essere legati a dove sono nato. Abbiamo bisogno di dare un senso di unità al nostro paese, questi diritti fondamentali vanno garantiti; garantendo questo dopo discutiamo, nessuno non vuole valorizzare la storia e le competenze che ogni territorio e regione ha ma dentro una dimensione di unità».
«Sblocca cantieri, vanno fatti un po' di miglioramenti»
«Un po' di miglioramenti allo sblocca cantieri vanno fatti. Non voglio polemizzare ma lo dico perchè è un punto importante, proprio in un momento poi in cui tutti noi assieme stiamo dicendo che abbiamo bisogno di sbloccare i cantieri, di far partire gli investimenti e il lavoro».
«Cancellare i contratti pirata, serve legge»
«Una delle cose da fare è cancellare i contratti pirata nel nostro Paese ma è chiaro che serve un provvedimento legislativo. Il punto non è garantire solo la paga oraria per chi lavora ma che siano garantiti anche tutti gli altri diritti che sono previsti dai contratti nazionali, diventando la base minima su cui agire».
«Chi più ha più deve contribuire a sviluppo del paese»
«Noi siamo totalmente d'accordo» a una riforma fiscale che abbatta il cuneo fiscale e lotti contro l'evasione, «anche perchè quelli che rappresentiamo noi sono quelli che le tasse le pagano al 100%. Chi paga le tasse va trattato bene, perchè vuol dire che fa il suo dovere di cittadino e a noi piace anche che si torni a parlare di progressività in modo chiaro: chi più prende e più possiede più deve contribuire allo sviluppo del paese, è una regola di giustizia sociale importante».
«Quota 100 non risolve problema della Fornero»
«Per noi quota 100 non ha risolto il problema della Fornero che è un tema che rimane aperto e va discusso in tutta la sua dimensione. Per questo chiediamo di avviare un confronto, un tavolo - ha proseguito - c'è un problema che riguarda le donne, opzione donna c'è ma è abbastanza penalizzante, noi chiediamo di riconoscere alle donne un anno di contributi per ogni figlio».
«Ogni posto di lavoro perso al Sud è perso per sempre»
«Ho apprezzato le parole del ministro dell'Industria (Stefano Patuanelli, ndr) su Whirlpool perchè uno dei problemi del Mezzogiorno è che c'è stato in questi anni un arretramento anche del sistema industriale senza precedenti. Il Sud ha pagato un prezzo doppio, per noi oggi ogni posto di lavoro perso nel Mezzogiorno, ogni azienda che chiude è un posto perso per sempre».
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