19 marzo 2024
Aggiornato 03:30
Teleocomunicazioni

Tim: Elliott sale al 9,4% e sfida Vivendi che replica: «Pura finanza, nessun piano»

Nel dettaglio, il fondo Usa ha effettuato gli acquisti sul titolo Tim tra il 27 dicembre 2018 e il 30 gennaio 2019 a prezzi compresi tra 0,46 e 0,525 euro. Gubitosi: «Ora tavolo con Open Fiber, aperti a combinazione reti»

Tim: Elliott sale al 9,4% e sfida Vivendi che replica: «Pura finanza, nessun piano»
Tim: Elliott sale al 9,4% e sfida Vivendi che replica: «Pura finanza, nessun piano» Foto: ANSA

MILANO - In vista dell'assemblea di Tim del 29 marzo in cui Vivendi punta a riconquistare il cda, Elliott nel corso dell'ultimo mese, approfittando della caduta in Borsa delle azioni, ha rastrellato altri titoli fino a salire al 9,4% nel capitale del gruppo di telecomunicazioni dalla precedente quota dell'8,8%. Attaccano i francesi, primi azionisti di Tim con circa il 24%: «Elliott si sta comportando come un investitore puramente finanziario, sta utilizzando un approccio opportunistico per trarre vantaggio dalla caduta del 45% del valore delle azioni - ha dichiarato un portavoce di Vivendi - Il prezzo delle azioni è attualmente così basso a causa della disastrosa governance a partire dal 4 maggio. Al momento, non esiste alcun piano industriale».

Elliott: Titoli sottovalutati

Nel dettaglio, il fondo Usa ha effettuato gli acquisti sul titolo Tim tra il 27 dicembre 2018 e il 30 gennaio 2019 a prezzi compresi tra 0,46 e 0,525 euro. Elliott, scrive nel filing inviato alla Sec, ritiene che i titoli «siano sottovalutati e rappresentino dunque un'interessante opportunità di investimento». Di qui l'incremento della quota del gruppo che, secondo il fondo, «ha diverse strade davanti a sé per accrescere il valore per gli azionisti, tra cui la separazione della propria rete fissa (NetCo) e la valutazione delle opzioni di consolidamento del mercato, nonché la conversione delle azioni di risparmio». Elliott, si legge ancora, «ritiene che qualsiasi cambiamento nella composizione del cda, in questo momento, sarebbe pregiudizievole per l'esecuzione e l'adempimento dei piani di creazione di valore anticipati».

I dettagli dell'operazione

Resta invariato il «collar» sul 4,9% dell'investimento ma a cambiare sono le scadenze delle opzioni ora comprese tra il 29 maggio e il 29 settembre 2020 (in precedenza fissate tra il 5 febbraio e il 6 giugno 2019). Cambiano pure i prezzi: le call hanno un prezzo di esercizio di 0,4809 euro mentre le put di 0,4351 euro. Proprio sul «collar» Elliott continua a smentire le interpretazioni di Vivendi sostenendo che il sistema di protezione assicura solo una mitigazione delle perdite e che i derivati utilizzati non possono essere monetizzati per essere reinvestiti nel titolo.

Gubitosi al Corriere della Sera

Intanto, in un'intervista al Corriere, l'Ad di Tim, Luigi Gubitosi, ha detto di essere pronto ad aprire un tavolo con Open Fiber «con l'obiettivo di esplorare possibili sinergie, che possono andare da accordi commerciali, co-investimenti, fino anche a una possibile combinazione delle due infrastrutture». E in vista del nuovo piano che sarà presentato il 21 febbraio, assicura: «l'azienda è pronta per il rilancio, ci sono tutti i presupposti per ottenerlo».

Gli asset del gruppo

Parlando degli asset del gruppo, le torri di Inwit, ha detto Gubitosi, «sono un gioiello industriale ben gestito, un punto di riferimento in un mercato alla ricerca di sinergie. Può giocare un ruolo importante in questo contesto». Tim Brasil, ha osservato, «ha fatto bene nel 2018 e ci sono le premesse perchè rafforzi la sua posizione». Sparkle «è una società strategica che è stata trascurata, stiamo lavorando a un piano di rilancio».

Il titolo in borsa

In Borsa il titolo ha messo a segno un deciso recupero dopo le recenti pesanti perdite e ha chiuso in rialzo del 4,97% a 0,486 euro. Vivaci i volumi, con scambi pari al 2,2% del capitale.