Mps, la Procura di Milano chiede l'archiviazione per Viola e Profumo per l'accusa di ostacolo alla vigilanza
I pm di Milano hanno chiesto l'archiviazione dell'indagine per ostacolo agli organi di vigilanza avviata contro l'ex amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, e l'ex presidente dell'istituto di credito toscano, Alessandro Profumo

MILANO - I pm di Milano hanno chiesto l'archiviazione dell'indagine per ostacolo agli organi di vigilanza avviata contro l'ex amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, e l'ex presidente dell'istituto di credito toscano, Alessandro Profumo. I due manager restano imputati insieme all'ex presidente del collegio sindacale, Paolo Salvatori, con le accuse di falso in bilancio e aggiotaggio per le presunte irregolarità nelle operazioni effettuate da Rocca Salimbeni tra il 2012 e il primo semestre 2015. La richiesta di archiviazione firmata dai pm Mauro Clerici e Stefano Civardi riguarda anche Banca Mps, coinvolta nell'indagine ai sensi della legge 231 sulla responsabilità amministrativa di società per reati commessi da propri dipendenti.
Le accuse contro Viola e Profumo
L'accusa di ostacolo agli organi di vigilanza (emersa a fine ottobre scorso dal prospetto Consob sul ritorno in Borsa dell'istituto) riguardava le presunte «mancate informazioni in ipotesi rilevanti per dirimere la questione della contabilizzazione delle operazioni Santorini e Alexandria». Un filone di indagine autonomo rispetto alla tranche principale (già approdata in fase di udienza preliminare) e scattato in seguito agli approfondimenti investigativi condotti dalla Procura Generale di Milano sulla presunta responsabilità amministrativa di Banca Mps nella contabilizzazione a bilancio dei derivati Alexandria e Santorini. Accertamenti che avevano spinto il sostituto procuratore generale Felice Isnardi (ora andato in pensione) a disporre una perizia tecnica.
Previsto il congelamento fino al 9 febbraio
Isnardi intendeva verificare quale impatto avrebbe avuto la contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria sui bilanci di Mps compresi tra il 2012 e la prima semestrale 2015. Ma dagli accertamenti investigativi condotti negli ultimi mesi dai pm Clerici e Civardi non sono evidentemente emerse responsabilità penali attribuibili ai due manager. Il filone principale, quello che vede Profumo, Viola e Salvadori imputati per aggiotaggio e falso in bilancio, è attualmente in fase di udienza preliminare e resterà «congelato» fino al 9 febbraio prossimo. Un passaggio praticamente obbligato dopo che il gup Alessandra del Corvo ha dichiarato la nullità della richiesta di rinvio a giudizio formulata per Salvadori alla luce di un ritardo nell'iscrizione del reato di aggiotaggio contestato all'ex presidente del collegio sindacale di Mps.
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