28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Conti pubblici

Deficit, la proposta di Renzi allarma l'Ue. Dijsselbloem: «Non si può fare»

Le proposte di Matteo Renzi contenute nel suo libro Avanti, in particolare quella sul deficit al 2,9%, stanno facendo discutere non solo l'Italia, ma anche l'Europa, che già mette le mani avanti

L'ex premier Matteo Renzi
L'ex premier Matteo Renzi Foto: ANSA/ UFFICIO STAMPA/ PALAZZO CHIGI ANSA

BRUXELLES - Le proposte di Matteo Renzi contenute nel suo libro Avanti stanno facendo discutere non solo l'Italia, ma anche l'Europa, che già mette le mani avanti. E' «fuori dalle regole Ue», ha tuonato il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, a proposito dell'idea di Renzi di mantenere il deficit dell'Italia al 2,9% del Pil per i prossimi cinque anni, ovvero per tutta la prossima legislatura, senza stare a negoziare ogni anno le manovre finanziarie con la Commissione europea. «Non ho letto l'intervista, ma sarebbe fuori dalle regole. Non è una decisione che un paese può prendere da solo», ha detto Dijsselbloem, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti.

Moscovici: l'Italia deve ridurre deficit e debito
Su questa linea anche il commissario Ue agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici, che ha ribadito: "L'interesse dell'Italia è quello di continuare a ridurre il suo deficit, per invertire la rotta del debito che pesa sulle generazioni future", e di restare "un partner credibile, affidabile, impegnato nella zona euro" e nel dibattito in corso per il suo approfondimento, perché "abbiamo bisogno di un'Italia che sia una forza europeista". Il commissario ha anche sottolineato di non avere più rapporti diretti con il segretario del Pd: "Da tempo, da più di un anno non ho avuto più scambi con Matteo Renzi, il nostro lavoro si svolge con gli interlocutori legittimi, che sono il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il mio amico Pier Carlo Padoan". 

Padoan prudente
Prudenza anche dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che ha sottolineato, al suo arrivo alla riunione dell'Eurogruppo oggi a Bruxelles: «Mi sembra che siano temi per la prossima legislatura».