19 maggio 2025
Aggiornato 17:30
Finanza ipertrofica

Tesla, crescono le perdite. Sta per esplodere una bolla finanziaria?

Tesla ha perso 397,2 milioni di dollari nei primi tre mesi del 2017. La corsa degli investitori alle azioni dell'azienda di Elon Musk ha subito una battuta d'arresto e qualcosa comincia a scricchiolare

Elon Musk, fondatore di Tesla.
Elon Musk, fondatore di Tesla. Foto: ANSA/ EPA ULISES RUIZ BASURTO ANSA

WASHINGTON – Tesla chiude il trimestre con una perdita finanziaria molto peggiore delle stime. E tira il freno a mano nel dopo mercato a Wall Street, dopo il rally di inizio anno che le aveva fatto guadagnare ben il 45,55% in Borsa. Cosa sta succedendo davvero alla creatura di Elon Musk?

Tesla perde 397,2 milioni di dollari
Nei primi tre mesi del 2017, il gruppo di Elon Musk ha registrato una perdita di 397,2 milioni di dollari o di 2,04 dollari per azione, più del rosso da 283 milioni di dollari o 2,13 dollari per azione dello stesso periodo del 2016. La perdita adjusted è stata di 1,33 dollari per azione, ben più alta di quella da 81 centesimi attesa dagli analisti. Il titolo del produttore di auto elettriche ha subito un calo del 2,5% nel dopo mercato, simile a quello con cui era finita la seduta, a quota 311,02 dollari, con gli investitori che ancora attendevano i conti.

La corsa degli investitori alle azioni Tesla
Questi dati evidenziano che dopo il rally degli ultimi dodici mesi, Tesla ha improvvisamente inserito il freno a mano. Da inizio anno aveva guadagnato circa il 45,55% a Wall Street catalizzando l'attenzione degli investitori globali e gonfiando in maniera ipertrofica il valore delle sue azioni. I capitalisti privati hanno fatto a gara per offrire il loro denaro alla Tesla, puntando il tutto per tutto sul suo geniale fondatore, Elon Musk. La neonata azienda della Silicon Valley, poche settimane or sono, aveva superato come valore in Borsa perfino la concorrente Ford, la storica casa automobilistica fondata nel lontano 1903. Ma qualcosa, adesso, nonostante i ricavi più che raddoppiati, nella carrozzeria dell'auto più chic del momento sta cominciando a scricchiolare.

Come la cecità del mercato alimenta le bolle
Entrambe le aziende, come sappiamo, fanno auto. Ma la prima nel corso del 2016 ne ha vendute circa 76mila. La seconda intorno ai 6 milioni. E c'è una bella differenza, come potete immaginare. Se da un lato è vero che i ricavi di Tesla sono in crescita, dall'altro non giustificano un incremento così esponenziale del suo valore azionario in poco tempo. Quella che abbiamo di fronte sembra a tutti gli effetti una bolla. A conferma della nostra ipotesi vale la pena sottolineare che nel 2016 l'azienda di Elon Musk ha perso più di un miliardo di dollari. Mentre Ford ne ha guadagnati 10 miliardi. Tuttavia, i capitalisti scelgono di investire su Tesla non tenendo conto dei dati economici sottostanti. Perché?

Una battuta d'arresto per il rally di Elon Musk
Perché le scelte del mercato sono spesso determinate dalle aspettative, che a loro volta ruotano intono al concetto keynesiano della «fiducia». I capitalisti premiamo le «idee nuove», finanziandole, quando ritengono che avranno successo. E' il caso delle idee di Elon Musk, che ne sforna in continuazione. Pensate alla prima azienda spaziale privata, la SpaceX, o a Neuralink, l'interfaccia che dovrebbe presto collegare il cervello umano ai computer. E poco importa se poi la Tesla perde più di un miliardo di dollari in un anno. O se Neuralink non funzionerà come promesso. E' la New Economy, bellezza. Fatta sopratutto di idee, sogni, deliri. Alcuni avranno successo. Altri sono destinati a svanire o a scoppiare come le bolle finanziarie alle quali nel frattempo hanno dato vita. Forse gli investitori della Tesla hanno deciso di essere più prudenti, e il risultato è che all'improvviso il rally dell'azienda ha subito una battuta d'arresto. Ma è troppo presto per sapere se questa bolla continuerà a gonfiarsi oppure no. E, soprattutto, se scoppierà all'improvviso sublimando i sogni (e i risparmi) di investitori e non.