25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
39,2%

Lavoro, Istat: a luglio vola la disoccupazione giovanile. 1 su 10 è senza lavoro

A luglio il tasso di disoccupazione si è ridotto di 0,1 punti percentuali. Ma è aumentato il numero degli inattivi e diminuito quello degli occupati. Inoltre la disoccupazione giovanile è tornata ai massimi dall'agosto del 2015: 1 giovane su 10 è senza lavoro

A luglio la disoccupazione giovanile ha raggiunto quota 39,2%.
A luglio la disoccupazione giovanile ha raggiunto quota 39,2%. Foto: Shutterstock

ROMA – I dati diffusi dall'Istituto nazionale di statistica parlano chiaro. A luglio il tasso di disoccupazione è sceso all'11,4%: in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al mese di giugno. Sembra una buona notizia. Se non fosse che nello stesso mese è diminuita significativamente anche la stima degli occupati, che si sono ridotti di 63mila unità. Ed è aumentata considerevolmente la disoccupazione giovanile.

Scende il tasso di disoccupazione nazionale
Secondo la stima preliminare dell'Istat, nel mese di luglio il tasso di disoccupazione è sceso all'11,4%, registrando un calo di 0,1 punti percentuali rispetto al mese di giugno. Il numero dei disoccupati lo scorso mese è diminuito dell'1,3% (che corrisponde a 39mila disoccupati in meno), dopo l'aumento dell'1,3% registrato a giugno. Il calo interessa sia gli uomini (-1,4%) sia le donne (-1,2%) e tutte le classi di età, tranne quella dei più giovani (i 15-24enni e i 25-34enni). Sembra una buona notizia per il mercato del lavoro e l'economia nazionale.

Aumenta il numero degli inattivi
Ma se diamo un'occhiata agli altri dati diffusi dall'Istat il nostro entusiasmo viene significativamente ridimensionato. Per quanto riguarda gli inattivi, gli occupati e la disoccupazione giovanile – vero tallone d'Achille del sistema paese – le stime sono tutt'altro che rassicuranti. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni a luglio sono aumentati dello 0,4%, ossia di 53mila unità. E' il primo aumento dopo il calo consecutivo registrato nei quattro mesi precedenti. L'aumento riguarda soprattutto le donne a fronte di una sostanziale stabilità degli uomini.

Diminuiscono gli occupati
Inoltre, a luglio la stima degli occupati è diminuita dello 0,3% rispetto al mese di giugno (-63 mila unità), interrompendo la tendenza positiva registrata sempre nei quattro mesi precedenti (+0,4% a marzo, +0,5% ad aprile, +0,2% a maggio e giugno). Il calo, su base mensile, riguarda sia gli uomini che le donne e in misura maggiore i lavoratori indipendenti. Gli occupati calano nelle classi di età fino a 49 anni mentre aumentano tra gli over 50. Il tasso di occupazione è pari al 57,3% ed è diminuito di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente.

1 giovane su 10 è senza lavoro
Infine la disoccupazione giovanile. Secondo le stime preliminari dell'Istat, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni ha toccato quota 39,2%, in aumento di ben 2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Si tratta del dato peggiore dall'agosto del 2015, quando il tasso era salito al 39,6%. Vale inoltre la pena sottolineare che dal tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro: nella maggior parte dei casi si tratta di studenti impegnati con la scuola o l'università, ma non solo. Perciò il dato risulterebbe falsato per difetto. Ad oggi l'incidenza dei giovani disoccupati under 25 sul totale della corrispondente classe di età è pari al 10,4%: significa che oltre 1 giovane su 10 è disoccupato.