22 marzo 2023
Aggiornato 16:00
il diktat di bruxelles

Banche, l'ultimatum della Bce a Monte Paschi: «Smaltite 10 miliardi di sofferenze»

La risposta dell'istituto sense al diktat di Francoforte non si è fatta attendere. Nel frattempo, Mps ha presentato istanza di patteggiamento per Alexandria e Santorini, che le costeranno oltre dieci milioni di euro

ROMA - E' arrivato l'ultimatum della Bce a Mps. La banca centrale europea ha chiesto alla banca senese di ridurre il volume dei suoi crediti deteriorati entro il prossimo triennio. A confermarlo in mattinata è stata la stessa Mps, che ha ricevuto una missiva da Francoforte con il diktat di Bruxelles.

Il diktat di Francoforte
Mps dovrà ridurre le sofferenze nette dagli attuali 24,2 miliardi a 21,8 miliardi entro fine anno e 14,6 miliardi entro la fine del 2018. Inoltre, nella bozza di decisione inviata dalla Bce viene anche chiesto all'istituto senese di fornire entro il prossimo 3 ottobre un piano che definisca quali misure possano essere adottate dalla banca per ridurre il rapporto tra il totale dei non performing loans e il totale dei crediti al 20% entro il 2018.

La risposta di Mps
La risposta di Mps non si è fatta attendere e, nonostante le richieste di Bruxelles non siano affatto di facile realizzazione, riferisce in una nota che i parametri di Bruxelles «sono in linea con gli obiettivi» di un programma di specifiche azioni finalizzato all'incremento dell'importo delle dismissioni di non performning loan «già previsto nel piano industriale 2016/2018». Tuttavia, i titoli azionari sono bruscamente colati a picco dopo la diffusione della notizia.

Istanza di patteggiamento per Alexandria e Santorini
La banca senese ha avviato immediatamente le interlocuzioni con la Bce al fine di comprendere l'esatta portata di tutte le indicazioni contenute nella bozza di decisione, e di poter presentare le proprie deduzioni al riguardo in vista della decisione finale, la cui emissione è prevista entro la fine del mese di luglio. Nel frattempo, Mps ha anche presentato istanza di patteggiamento nel procedimento penale pendente avanti al Gup di Milano, che riguarda le operazioni "Alexandria" e "Santorini" .

Sanzioni e confische per oltre dieci milioni di euro
Con l'istanza di patteggiamento, ove venisse accolta, la banca uscirà dal processo come imputata dell'illecito amministrativo conseguente ai reati dei propri ex vertici, limitando le conseguenze a una sanzione amministrativa pecuniaria di 600mila euro e a una confisca per dieci milioni di euro, senza esporsi al rischio di maggiori sanzioni. Nel medesimo procedimento Mps è altresì costituita parte civile nei confronti di ex amministratori e dirigenti in carica all'epoca dei fatti.